La parola Flessibilità: risponde Francesco Zaccariello, amministratore delegato di eFarma.com

La parola Flessibilità: risponde Francesco Zaccariello, amministratore delegato di eFarma.com

Che cosa significa per voi la parola flessibilità?

Flessibilità è per noi sapersi adeguare velocemente ai cambiamenti, che siano in senso di espansione o di contrazione. Flessibilità per noi significa avere una azienda capace di scalare in maniera rapida, sia in upgrade sia in downgrade, se necessario.

Flessibilità è una parola molto vicina alla nostra vision, al nostro modo di operare. Per una azienda giovane come eFarma.com, significa sapersi adattare molto velocemente a seconda di come cambia il mercato e alle nuove esigenze dei consumatori. Significa riuscire a cambiare pelle in base a questi due fattori, adeguandosi in tempi rapidi. Quest’anno il nostro tipo di approccio, flessibile, è stato quasi una necessità. Avere un team flessibile, pianificare una scalabilità di processi molto rapida è stato per noi fondamentale, vista la crescita rapida dovuta all’incremento di ordini cominciato nei primi mesi dell’anno.

 

Quali azioni avete portato avanti in questa direzione durante il 2020?

Un aspetto che ha coinvolto tutto l’ecommerce, non solo il mondo del farma in questo 2020, di emergenza sanitaria a causa della pandemia da Sars-Cov-2 è stata la flessibilità sulla logistica: una logistica flessibile, dinamica, scalabile è stato un punto di forza per noi. Nel 2020 ci siamo fisicamente spostati in una nuova sede logistica. Abbiamo cambiato sede, ora siamo in un headquarter più grande, ma soprattutto flessibile. Una sede adatta alla scalabilità dell’azienda: in questo modo possiamo adeguarci anche concretamente, rapidamente per potere gestire le risorse e processi. Il rapido incremento delle vendite di febbraio/marzo, durante il primo lockdown ci ha fatto vedere in modo concreto quanto è importate sapersi adattare ed adeguare alle situazioni del mercato, quanto è essenziale per una organizzazione essere flessibile. Per noi il 2020 è stato un anno che ci ha messo a dura prova in termini di flessibilità, per l’adeguamento dei processi interni, dovuti ad un boost inaspettato di ordini, non previsto dal nostro business plan.

La nuova sede è una sede capace di scalare in termini di volume e di metratura: oggi sono 3mila metriquadrati, che possono teoricamente velocemente, con pochi mesi di lavori a 7mila mq. È una sede attualmente adeguata per i nostri volumi, ma è sostenibile anche qualora i volumi dovessero diminuire. Abbiamo sviluppato una serie di processi che ci consentono di gestire dei picchi di ordini in termini di software e organizzazione del lavoro. Siamo riusciti a pensare ad un team scalabile, sia per orari sia per postazioni, gestendo tutti i processi di operation della logistica.

 

Come vi guiderà la parola flessibilità in futuro?

Quello che ci guiderà nel 2021 e nel prossimo futuro, sarà la flessibilità di pensiero. Che per me significa avere la capacità di non guardare le cose da un unico punto di vista. Avere un punto di vista fisso vuol dire per esempio vedere il futuro esclusivamente come e-commerce.

Quello che ci si aspetta, quello che le analisi mostrano, è che l’online dopo la pandemia rimarrà con numeri alti, perché le persone e le loro abitudini di acquisto sono cambiate, e il mercato sembra tendere in una direzione in cui il commercio elettronico può diventare il primo, e il pharma in questo contesto sta crescendo a doppia cifra.

Quello che mi auguro per il prossimo anno è di avere la flessibilità di pensare con una visione molto più ampia: il consumatore non è estremista, o online o negozio fisico, ma ha fluidità nel proprio percorso di acquisto; per esempio è propenso ad acquistare online e ritirare nel punto fisico, o viceversa scegliere nel punto vendita e poi acquistare online.

La sfida dell’azienda poi sarà di consolidare la crescita avuta quest’anno, strutturando e rendendo più solidi determinati processi interni. Siamo una azienda giovane e in un anno abbiamo quasi triplicato il fatturato, la crescita rapida è una grande occasione, ma può essere pericolosa, se non si lavora con una visione, ancora una volta, di flessibilità.

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