Chiesi, gruppo biofarmaceutico internazionale orientato alla ricerca, con Headquarters a Parma e 31 filiali nel mondo, ha diffuso in un comunicato stampa i risultati del 2022.
Il Gruppo ha registrato un fatturato pari a 2 miliardi e 749 milioni di euro, con una crescita del 13,6% rispetto al 2021. L’Utile Operativo Lordo (EBITDA) è cresciuto del 7%. L’azienda mostra, inoltre, una solida posizione finanziaria netta positiva pari a 1.390 milioni di euro e un incremento di 342 milioni rispetto all’anno precedente.
Il mercato europeo mantiene la centralità ma crescono anche i mercati extra Europa
Il continente europeo resta il mercato principale con un’importante crescita registrata negli Stati Uniti, Cina e Brasile. La cura delle malattie respiratorie continua il suo trend di crescita, assorbendo oltre il 70% del fatturato, affiancata da una importante performance della Business Unit Global Rare Diseases, dedicata alla commercializzazione di prodotti per le malattie rare e ultra-rare, che ha registrato ricavi per 332 milioni di euro e una crescita di oltre il 18% rispetto al 2021.
A commentare le performance 2022 è Giuseppe Accogli, che dal 3 aprile scorso è il nuovo CEO del Gruppo Chiesi: «I solidi risultati finanziari 2022 sono la testimonianza concreta del lavoro di Chiesi nel creare valore condiviso per le persone, la comunità e l’ambiente. L’azienda è cresciuta in termini di fatturato, volumi e persone, raggiungendo obiettivi strategici importanti e continuando il proprio percorso volto a rivoluzionare il modo in cui il settore biofarmaceutico concepisce l’innovazione. Chiesi, in qualità di azienda biofarmaceutica, Società Benefit e B Corp certificata, è spinta dal desiderio di migliorare la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie. Crediamo che il concetto di cura debba estendersi oltre la produzione di farmaci, considerando l’impatto sociale delle nostre decisioni. Lo facciamo fornendo soluzioni terapeutiche innovative, sostenibili e accessibili, lavorando per migliorare le condizioni economiche e sociali delle comunità in cui operiamo, e creando un’ambiente di lavoro inclusivo, dove ciascuno si senta a proprio agio e possa esprimere il proprio talento. Questi, sono i pilastri su cui si basa oggi Chiesi, tra i principali motivi che mi hanno spinto ad accettare l’importante compito di guidare l’azienda negli anni a venire. Credo che le ottime performance registrate nel 2022 siano state possibili solo grazie all’impegno delle persone che compongono oggi il Gruppo a livello globale e che lavorano ogni giorno con passione e dedizione. Un impegno che condivido, insieme alla famiglia Chiesi, e che ci proietterà verso le prossime fasi di crescita internazionale».
Gli investimenti in ricerca e sviluppo
Nel 2022 i principali investimenti si sono concentrati nell’ambito dello sviluppo industriale e nell’accrescere il portfolio in Ricerca & Sviluppo. Gli investimenti in R&S nel 2022 hanno raggiunto il 21,4% del fatturato del Gruppo. Un incremento rispetto all’anno precedente trainato dalle attività di sviluppo clinico di fase III e confermato dai 42 nuovi brevetti registrati presso l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO), posizionando Chiesi come prima azienda farmaceutica italiana e terza tra le aziende italiane di tutti i settori per richieste di brevetto. Entrando nel dettaglio dei progetti di ricerca, continua la partnership con Allinaire Therapeutics relativa al programma di anticorpi monoclonali come potenziale trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare, ed è iniziata la collaborazione con Aptar Digital Health per creare una piattaforma digitale per la gestione di malattie respiratorie come asma e BPCO. Inoltre, prosegue la partnership strategica con Kaia Health, azienda leader nel settore delle terapie digitali, per la commercializzazione dell’app Kaia COPD per la riabilitazione polmonare in Europa. Kaia COPD è stata inserita nella directory tedesca DiGA come applicazione sanitaria digitale. Sono iniziati i lavori di costruzione del Biotech Center of Excellence, il nuovo hub per lo sviluppo di prodotti biologici che sta sorgendo nell’area del principale stabilimento produttivo del Gruppo a Parma, per un investimento complessivo pari a 85 milioni di euro. Infine, nel campo delle malattie rare, Chiesi e Amryt Pharma Plc (Nasdaq: AMYT), azienda biofarmaceutica globale che si dedica all’acquisizione, allo sviluppo e alla commercializzazione di nuovi trattamenti per le malattie rare, hanno annunciato di aver stipulato un accordo definitivo in base al quale Chiesi acquisirà Amryt.
L’attenzione alla sostenibilità
La sostenibilità è per l’azienda un obiettivo sempre più importante, che si traduce nel concetto di creare valore condiviso per le persone, la comunità e l’ambiente, un elemento cruciale dei piani e della visione strategica del Gruppo. Chiesi – Società Benefit in Italia, Stati Uniti (Benefit Corporation) e Francia (Société à Mission) – a luglio 2022 ha ottenuto la ricertificazione B Corp, ricevendo da B Lab, ente no-profit internazionale, un punteggio pari a 103,8, con un incremento di 16,3 punti rispetto alla prima certificazione del 2019: “questo traguardo rappresenta un nuovo punto di partenza per definire un piano di miglioramento triennale, per essere pronti alla ricertificazione del 2025” si legge nel comunicato stampa.
Chiesi fa inoltre sapere che “Il Gruppo ha ottenuto il riconoscimento “Best Workplaces 2022” assegnato da Great Place to Work®, dimostrazione che le azioni intraprese dall’azienda sono correttamente percepite e stanno portando nella giusta direzione. Inoltre, l’azienda ha ricevuto nuovamente la certificazione Top Employer in Italia, Germania, Regno Unito, Grecia, Polonia – confermandosi una delle aziende Top Employer in Europa per l’11° anno consecutivo -, Brasile, USA e Pakistan”.
Infine, per quanto riguarda l’anno in corso: “il Gruppo conta di raggiungere e superare gli obiettivi di budget e anche grazie all’integrazione di Amryt Pharma, punta a registrare un’ulteriore crescita nel 2023”.