Il gruppo biofarmaceutico internazionale Chiesi è stato inserito nella A List per la lotta al cambiamento climatico del Carbon Disclosure Project grazie al suo impegno nell’azione a favore del clima e nella trasparenza, posizionandosi tra le 283 aziende al mondo ad aver ottenuto questo riconoscimento (su circa 15.000 che avevano inviato i dati per la valutazione). Si tratta di un risultato superiore alla media regionale europea, che si attesta su B, e alla media del settore biotecnologico e farmaceutico, anch’esso pari a B.
Chiesi ha annunciato di aver ricevuto questo riconoscimento in un comunicato stampa nel quale ha specificato che “Il CDP è l’organismo più importante al mondo per la valutazione dei progressi nella riduzione delle emissioni di gas serra, delle strategie e delle azioni concrete per combattere il cambiamento climatico e detiene il più vasto database sull’ambiente al mondo. Un punto di svolta nel percorso verso il successo di quest’anno è rappresentato dagli sviluppi della strategia per ridurre le emissioni dell’azienda e i risultati ottenuti fino al 2021 confermano l’allineamento con gli obiettivi”.
Oltre al riconoscimento di CDP, Chiesi ha comunicato anche di aver ottenuto dall’agenzia di rating Cerved, player indipendente, un punteggio AA per la sua “eccellente capacità di gestire i rischi e le opportunità ambientali, sociali e di governance (ESG, Environment, Social and Governance)”. Con questo rating, Chiesi si colloca nel primo quintile delle aziende più performanti del settore “Prodotti per la salute”.
Come risultato del punteggio registrato e dei progressi dimostrati, il rating di Chiesi relativo alle aree ESG è salito da A, nel 2021, ad AA. 75,1 punti su 100 “dimostrando il miglioramento complessivo delle prestazioni dell’azienda nell’ultimo anno. In particolare, l’agenzia di rating Cerved evidenzia risultati eccellenti in una serie di aree importanti, tra cui la riduzione delle emissioni, l’equilibrio di genere e il rapporto di formazione tra i dipendenti”.
Cerved ha sottolineato l’impegno di Chiesi sul nuovo inalatore a emissione minima di carbonio e sull’efficienza energetica, gli obiettivi volti ad aumentare la quota di energia rinnovabile e i progressi compiuti per ridurre la produzione di rifiuti e aumentare il tasso di recupero. Ma anche le prestazioni relative alla gestione delle variabili sociali: “Il numero di contratti a tempo indeterminato è aumentato rispetto al 2020, il rapporto di formazione del personale è elevato e l’azienda presenta un bilancio di genere positivo”.
«Siamo entusiasti e orgogliosi della nuova valutazione e siamo consapevoli che un tale risultato può essere raggiunto solo grazie alla collaborazione di tutte le persone Chiesi», ha commentato Maria Paola Chiesi, Shared Value & Sustainability Head del Gruppo Chiesi. «Il nostro lavoro, però, non è ancora finito. I rapporti relativi alle tematiche ESG hanno un valore che va oltre la semplice testimonianza dei progressi della società in materia di sostenibilità. Essi non solo accentuano i punti di forza, ma rivelano anche i punti deboli e i margini di miglioramento. Sappiamo che dobbiamo coinvolgere maggiormente fornitori e partner e ampliare i processi virtuosi di sostenibilità lungo tutta la catena del valore. Pertanto, per noi, un rating ESG positivo vale da conferma, ma è anche un incentivo. Non è mai un punto di arrivo, ma sempre un punto di partenza per identificare nuove opportunità e promuovere azioni di miglioramento. Chiesi continuerà a impegnarsi al fine di utilizzare l’azienda come forza positiva».