La farmacia protagonista della continuità terapeutica

La farmacia protagonista della continuità terapeutica

La scarsa aderenza e persistenza-continuità-alla terapia rappresentano una le principali cause di inefficacia dei trattamenti farmacologici e sono correlate a un aumento degli interventi sanitari e a un peggioramento dello stato di salute, con un impatto rilevante sui pazienti, sul sistema sanitario e sulla società nel suo insieme.

Per dare una risposta concreta a questo problema, CGM ha sviluppato CGM Continuity Care, una nuova soluzione che sarà presentata a Cosmofarma 2025 e che coinvolge in modo attivo la farmacia, rendendola protagonista di un percorso di continuità assistenziale e di presa in carico personalizzata dei pazienti.

Dall’acquisto alla cura, un nuovo approccio alla continuità terapeutica

A differenza dei modelli standardizzati tradizionali, basati su semplici promemoria quotidiani, CGM Continuity Care lavora in maniera innovativa: «Negli ultimi quindici anni si è puntato molto su strumenti che ogni giorno ricordavano al paziente di prendere il farmaco, ma questa strategia si è rivelata poco efficace – spiega Alberto Pravettoni (nella foto), General Manager di CGM Telemedicine –nel tempo abbiamo verificato che chi cerca un promemoria continuo è perfettamente in grado di impostare una sveglia sul proprio telefono. Quindi abbiamo scelto una strada diversa». La nuova piattaforma si concentra sulla continuità di cura tra una confezione e la successiva, intervenendo nei momenti chiave per supportare il paziente al riacquisto del farmaco prima che ne resti sprovvisto, e allo stesso tempo offrendo suggerimenti su corretti stili di vita, controlli da eseguire, servizi disponibili in farmacia. Continua Pravettoni: «Facciamo un esempio: un paziente iperteso riceverà un promemoria non solo quando sta per terminare la scatola – ad esempio al 25° giorno se la confezione contiene 30 compresse da assumere una al giorno – ma anche un invito a misurare la pressione o a eseguire esami di controllo. Nel tempo, siamo anche in grado di misurare lo scostamento tra il consumo teorico e quello reale del farmaco, restituendo così un feedback sia al paziente sia al farmacista sul livello di aderenza terapeutica. E grazie a messaggi personalizzati, questionari e suggerimenti sui servizi in farmacia, il coinvolgimento del paziente viene mantenuto attivo lungo tutto il percorso».

Con CGM Continuity Care, il farmacista viene supportato nella sua mansione di arruolamento di pazienti che possono trarre beneficio partecipando a un percorso di continuità assistenziale. La piattaforma consente infatti di definire criteri di idoneità– legati, ad esempio al tipo di prodotto acquistato – e segnala in tempo reale il programma di presa in carico idoneo. Grazie all’integrazione con il gestionale della farmacia, l’arruolamento diventa parte naturale dell’attività quotidiana e richiede circa 40 secondi.

«Ogni volta che qualcuno rientra nei criteri impostati, il sistema lo segnala come potenzialmente arruolabile nel programma» precisa Pravettoni. A quel punto entra in gioco la relazione: «Il farmacista può spiegare al paziente che aderendo al programma, verrà meglio seguito nel suo percorso di cura e inoltre avrà la garanzia di trovare sempre il prodotto disponibile quando serve, riducendo il rischio di interruzioni nella terapia».

Gli alert generati dalla piattaforma sono differenziati per il farmacista e per il paziente. «Il farmacista riceve due tipi di segnalazione – specifica Pravettoni –: la prima quando ha di fronte un paziente che rientra nei criteri di arruolamento, la seconda ogni volta che quel paziente passa il codice fiscale. In quel momento, il sistema evidenzia eventuali attività imminenti, come una misurazione della pressione da effettuare o la fine prossima di una confezione. È un’occasione concreta per riagganciare il dialogo con chi è già stato arruolato e mostrargli attenzione e continuità nella cura».

Anche il paziente riceve notifiche puntuali, con promemoria legati alla terapia, suggerimenti su stili di vita, inviti a controlli o alla fruizione di servizi sanitari.

Il sistema, inoltre, non si limita ai farmaci prescrivibili, ma si estende a tutto il mondo della continuità, inclusi integratori e altri prodotti di libera vendita, sempre più rilevanti nel supporto a patologie croniche e nella promozione di corretti stili di vita. Un’estensione che apre nuove possibilità per la farmacia, anche al di fuori della cronicità stretta.

«Il beneficio per il farmacista è tanto maggiore quanto più alto è il valore potenziale del prodotto – osserva Luca Perfetto (nella foto), General Manager di CGM Fablab –. Non parliamo solo di farmaci per patologie croniche, ma anche di aree gestibili con percorsi di integrazione non farmacologica, per i quali vi è anche un tangibile risvolto commerciale. Sapere, ad esempio, che è corretto proporre sei cicli di un determinato integratore e poterlo ricordare al paziente nel momento giusto significa aumentare la probabilità di ritorno in farmacia, promuovere servizi mirati e generare valore immediato. La continuità di cura non riguarda solo il farmaco, ma tutto ciò che accompagna e sostiene un percorso di benessere nel tempo».

Per l’industria una piattaforma per attivare percorsi mirati

CGM Continuity Care apre anche una nuova prospettiva per l’industria farmaceutica, che può trovare nella farmacia un alleato strategico per sviluppare progetti concreti di aderenza e persistenza terapeutica.

«In tanti anni ho visto molte iniziative sull’aderenza, ma pochissimi progetti compiuti e ancor meno davvero efficaci – continua Perfetto –. Questa soluzione rappresenta finalmente un’opportunità reale: consente di costruire un modello integrato di cura, dove la farmacia diventa il punto di partenza, il soggetto centrale sul territorio. Un modello che prima non c’era e in linea con l’evoluzione anche normativa del ruolo della farmacia».

Le aziende possono avere un ruolo attivo, diventando promotrici dei percorsi e contribuendo a progettarli in modo mirato, scegliendo le aree terapeutiche su cui intervenire in base al valore dei prodotti, al numero di pazienti coinvolti e alla possibilità di ingaggio. Una possibilità strategica soprattutto per le patologie in cui l’aderenza tende ad abbassarsi, come quelle con acuzie brevi o sintomi intermittenti.

«In un’ottica di gestione integrata della salute, l’aderenza impatta direttamente anche sulla spesa pubblica – aggiunge Perfetto –. Le aziende dovrebbero avere un forte interesse ad attivare progettualità in questa direzione: il vantaggio è duplice, sia per loro che per il sistema sanitario, perché si evita l’aggravarsi delle condizioni e il rischio di eventi ad alto impatto». Un dialogo più strutturato tra industria e farmacia, sottolinea, «può dare vita a progetti solidi, in cui ciascun attore porta valore e il paziente resta sempre al centro».

Il lancio ufficiale di CGM Continuity Care è previsto per Cosmofarma 2025, ma la piattaforma è già attiva in trecento farmacie, all’interno di progetti sviluppati con partner selezionati. Dopo l’evento, sarà messa a disposizione del mercato in modo esteso: tutte le farmacie potranno adottarla e le aziende farmaceutiche avranno la possibilità di attivare percorsi dedicati, integrandoli nella propria attività sul territorio.

Le novità CGM saranno presentate a Cosmofarma, Padiglione 30, stand C5-D6.

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