L’Intelligenza Artificiale sta entrando sempre più nel settore della logistica healthcare, ma permane una forte necessità di chiarezza sulle sue reali applicazioni e implicazioni.
Da questa esigenza nasce la collaborazione tra ASSORAM, associazione che dal 1965 rappresenta la distribuzione di farmaci e prodotti health, ed ENIA, Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale.
Un quadro da definire
«Con la Presidente di ENIA Valeria Lazzaroli abbiamo subito concordato sull’esigenza di maggiore chiarezza sugli usi dell’intelligenza artificiale nella logistica healthcare, un ambito molto delicato visti i prodotti e le informazioni che le imprese gestiscono» spiega Pierluigi Petrone, Presidente di ASSORAM, «La partnership si inserisce nelle attività dell’Innovation Hub associativo, con l’obiettivo di fornire alle aziende un percorso operativo per comprendere gli step necessari, gli obblighi normativi e le figure chiave per l’implementazione dell’AI».
«L’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità straordinaria per la logistica healthcare, ma è essenziale acquisire la corretta maturità digitale» – sottolinea Valeria Lazzaroli, Presidente di ENIA. «Il nostro obiettivo è sensibilizzare le aziende nel comprendere come la valorizzazione del dato sia il presupposto di base per ottenere un asset strategico aziendale ai fini dello sviluppo o l’utilizzo dell’AI. Solo con una visione chiara e un sano pragmatismo riusciremo a far evolvere nuove economie industriali».
Le applicazioni dell’AI nella logistica
L’Intelligenza Artificiale sta già trovando impiego in diversi ambiti della logistica healthcare. L’analisi predittiva consente di migliorare la resilienza delle catene di fornitura, mentre nel trasporto l’ottimizzazione dei carichi e delle rotte potrebbe incrementare l’efficienza delle consegne. In ambito magazzino, l’AI, integrata con robotica e software di gestione, permette una movimentazione più precisa e automatizzata dei prodotti.
Un altro settore di applicazione riguarda la gestione delle scorte: grazie all’analisi dello stock e alla previsione delle tendenze di mercato, le aziende possono ottimizzare gli acquisti e ridurre il rischio di carenze o eccedenze. Anche la tracciabilità dei prodotti e la comunicazione con clienti e fornitori possono beneficiare di strumenti basati su AI, dai chatbot per il monitoraggio degli ordini ai sistemi di allerta automatizzati per segnalare anomalie e agevolare il richiamo di lotti.
Le complessità del settore
Nonostante le opportunità, l’integrazione dell’AI nel settore presenta ostacoli significativi. «La filiera healthcare che rappresentiamo è molto evoluta ma con diverse velocità al suo interno. Le associazioni svolgono un ruolo fondamentale nel far crescere il livello di consapevolezza sulle questioni da affrontare» – osserva Mila De Iure, Direttore Generale di ASSORAM.
Un aspetto centrale è la gestione dei dati, dalla loro integrazione alla condivisione tra i diversi attori della filiera. «Attualmente le aziende utilizzano sistemi frammentati per garantire la visibilità real time dei prodotti. Ma l’AI si nutre di dati e un uso virtuoso di questa tecnologia, che porti all’effettivo miglioramento dell’intera catena del valore healthcare, avverrà solo se tutte le aziende avranno raggiunto un livello idoneo di implementazione».