Mattia Carocci
Laureato in chimica e tecnologia farmaceutiche nel 2008 all'università degli studi di Perugia, lavora come farmacista collaboratore in una farmacia di paese.
Alzi la mano il farmacista che davanti alla possibilità di consigliare al cliente un acquisto complementare non si è mai “autocensurato”. In primo luogo c’è chi evita il consiglio complementare per rendere più veloce il servizio al banco: soprattutto quando inizia a formarsi la fila, si tende a lavorare “in automatico”. Non va dimenticato però che l’esperienza del cliente, il giudizio che avrà di noi, non dipende solo dalla rapidità del servizio ma soprattutto dalla qualità del consiglio che siamo in grado di fornirgli. La… Continua a leggere