Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sulla base delle attuali evidenze, non vi è una «necessità urgente» di somministrare dosi di richiamo dei vaccini anti-Covid e l’Agenzia europea per i medicinali, che sta valutando i dati sulla terza dose, stabilirà se necessario aggiornare le informazioni sul prodotto dei vaccini e valuterà i dati sulle dosi di richiamo. La priorità è vaccinare i soggetti idonei e completare i cicli vaccinali. Le farmacie italiane, dunque proseguono nella campagna vaccinale e di screening e si preparano anche per la vaccinazione antinfluenzale.
Il vaccino antinfluenzale in farmacia agli adulti
In attesa di capire come funzionerà la terza dose, è stato confermato che le farmacie concorreranno alla somministrazione dei vaccini antinfluenzali del prossimo inverno. Lo ha stabilito un emendamento al decreto sul Green pass approvato dalla Commissione Affari sociali della Camera, tra quelli di interesse per la sanità e il settore.
L’emendamento prevede che il ministero della Salute, sentiti il commissario Figliuolo e la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani, previa intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni, definisca un «apposito protocollo d’intesa stipulato con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative delle farmacie», in cui siano definite «le procedure e le condizioni nel rispetto delle quali i farmacisti delle farmacie aperte al pubblico, a seguito del superamento di specifico corso organizzato dall’Istituto superiore di sanità, concorrono alla campagna vaccinale antinfluenzale per la stagione 2021/2022 nei confronti dei soggetti di età non inferiore a diciotto anni».
La campagna vaccinale in farmacia per il Covid-19 sta dando ottimi i risultati. Per esempio, nelle Marche, dal 24 giugno a oggi, sono state 16.500 le somministrazioni effettuate nelle 120 farmacie già operative tra le 200 che hanno aderito all’accordo tra Federfarma e la Regione. Intanto, la scorsa settimana è partita la somministrazione dei vaccini anti-Covid nelle farmacie di Palermo e provincia: sono state raccolte le prenotazioni da parte dei cittadini e sono, quindi, state eseguite senza problemi 318 inoculazioni in 17 farmacie (11 in città e 6 in provincia) che avevano già completato il rientro dalle ferie dei farmacisti appositamente formati. A Palermo, secondo una nota di Federfarma provinciale, alle 17 farmacie se ne aggiungeranno presto molte altre: chi non ha locali sufficientemente grandi ha allestito gazebo esterni; altre che si trovano nelle stesse condizioni somministrano le dosi del siero in orari diversi da quelli di apertura al pubblico, provvedendo poi alla necessaria sanificazione e garantendo così il rispetto di tutti gli standard di sicurezza necessari.
Anche in provincia di Catania sono già 50 le farmacie aderenti alla campagna di vaccinazione anti-Covid 19 e dal 7 settembre prenderanno il via le somministrazioni.
Nello stesso emendamento di cui sopra sono comprese la proroga della validità del Green pass fino a dodici mesi, il mantenimento dei tamponi a prezzi calmierati fino al prossimo 30 novembre, e i test salivari che potrebbero essere equiparati ai tamponi. È quindi prorogata fino al 30 novembre l’intesa – stipulata da Federfarma, Assofarm, Farmacieunite con il ministero della Salute e il Commissario straordinario – che prevede la somministrazione dei test antigenici rapidi a costi calmierati, per venire incontro alle necessità della popolazione, e fissa specifici criteri di contribuzione alla spesa sulla base di priorità per fasce d’età. In particolare, la «remunerazione complessiva per le farmacie è di 15 euro (Iva esente) per ogni test eseguito» ma quando «la somministrazione del test è a favore di minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni», il costo a carico degli utenti dovrà essere entro «un massimo di 8 euro». In questo caso ci sarà una copertura da parte pubblica di 7 euro, mentre per la «popolazione di età maggiore o uguale a 18 anni» i costi per il cittadino saranno «nella misura di 15 euro».