Nei consumi degli italiani on line e off-line non sono rivali, ma negozio fisico e e-commerce coesistono e sempre più spesso rappresentano fasi complementari del processo di acquisto. È quanto emerge da un’indagine PwC Total Retail condotta in 19 paesi, compresa l’Italia.
Il 38 per cento degli italiani si reca ogni settimana in negozio, a fronte del 25 per cento che utilizza il computer, il 13 per cento il tablet e il 12 per cento lo smartphone. Il negozio fisico conquista un nuovo ruolo perché i consumatori tendono sempre di più a utilizzarlo come vetrina per poi comprare on line, spinti dalla convenienza del prezzo. Chi preferisce il negozio rispetto ai canali digitali mette ai primi tre posti la possibilità di provare il prodotto (65 per cento), la gratificazione istantanea dell’acquisto (52 per cento) e perché ritiene che il negozio offra maggior sicurezza nel soddisfare le proprie esigenze (33 per cento).
Il trend globale è sempre più quello della “ricerca incrociata” comune a oltre il 70 per cento dei consumatori intervistati. Sia in un senso che nell’altro: si ricerca in negozio e si acquista on line (showrooming), e viceversa, si ricerca on line e si compra in negozio (reverse showrooming). Un’ulteriore conferma di quanto i vari canali di vendita siano integrati e complementari. La ricerca ha verificato anche che gli italiani visitano siti internazionali alla ricerca dei prezzi più convenienti.
L’Italia è inoltre il Paese dove i social media hanno un impatto elevato nelle decisioni d’acquisto. I consumatori visitano i profili dei brand sui social media per accedere a promozioni interessanti (50 per cento) e per visualizzare nuovi prodotti (33 per cento).