È stato siglato lunedì 29 marzo l’accordo quadro tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome, per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia da parte del farmacista, in attuazione di quanto previsto dalla legge Bilancio e dal decreto Sostegni.
In Liguria alcune farmacie che fanno capo al gruppo Alliance Healthcare Italia sono già diventate centro vaccinale, ma in questo caso, ancora con la presenza del medico.
Definiti anche gli aspetti tecnico-organizzativi
«Siamo sicuri che l’Accordo quadro, a carattere nazionale, verrà velocemente recepito dalle regioni», dichiara il presidente di Federfarma Marco Cossolo, ringraziando il Governo e, in particolare il ministro della Salute Roberto Speranza, sicuro che «le farmacie aderiranno numerose anche a questa iniziativa. Daranno così un contributo significativo al raggiungimento dell’obiettivo di ottenere al più presto una copertura vaccinale adeguata». Il coronamento «di un impegno avviato ben tre anni fa», aggiunge Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm.
L’accordo definisce gli aspetti tecnico-organizzativi per la somministrazione dei vaccini anti-Covid da parte dei farmacisti in farmacia, tenendo conto del ruolo svolto dalle farmacie durante la pandemia, riconosciuto ufficialmente dal governo nel Dl Sostegni che fa esplicitamente riferimento al «nuovo modello di farmacia come luogo dove la popolazione può trovare una prima risposta alle proprie domande di salute, un’azienda erogatrice di servizi da mettere a disposizione del pubblico». Nel documento sono normate le regole del percorso formativo che abilita il farmacista alla vaccinazione, le misure logistiche necessarie per garantire la massima sicurezza ai cittadini e ai farmacisti, definendo le modalità operative della seduta vaccinale dalla fase di prenotazione e accoglienza fino a quella di osservazione e gestione delle eventuali reazioni avverse post-somministrazione.
Questo accordo, secondo una nota Fofi, allinea l’Italia alle migliori esperienze europee, a cominciare da Francia e Inghilterra, dove i farmacisti hanno già effettuato milioni di vaccinazioni. «Per la Federazione e per tutti i farmacisti italiani si tratta di un traguardo fondamentale nell’evoluzione del ruolo del farmacista e della farmacia, costantemente promosso a partire dal 2006, e un riconoscimento dell’impegno profuso dai farmacisti nel corso della pandemia», sottolinea Fofi, «un cambiamento di paradigma nel quale ha un ruolo centrale il modello della farmacia dei servizi intesa come presidio sanitario polifunzionale».
Intanto la Liguria è la prima Regione in Italia ad avviare la somministrazione dei vaccini nelle farmacie, in seguito alla recente decisione del presidente Giovanni Toti. In particolare, la Farmacia Bellagamba ha già predisposto un punto vaccinazioni interamente gestito dalla farmacia e dal gruppo Alliance Healthcare Italia a cui fa capo. Le vaccinazioni saranno effettuate da medici qualificati, supportati dalla collaborazione dei farmacisti, a cui spetta il compito di gestire la catena del freddo, preparare le dosi, nonché accogliere e i pazienti e registrare l’avvenuta vaccinazione sulla piattaforma.
I locali ambulatoriali dove si svolgono le vaccinazioni risultano separati rispetto a quelli della farmacia, per offrire ai pazienti un percorso sicuro. La farmacia si occuperà anche di tutte le attività previste dall’accordo regionale, compresa la registrazione del cittadino sull’anagrafe vaccinale regionale; per accedere al servizio, come da disposizioni normative, sarà obbligatorio prendere appuntamento tramite il sistema di prenotazioni messo a disposizione dalla Regione. Alla farmacia Bellagamba si affiancheranno a breve anche altre farmacie liguri del gruppo Alliance Healthcare, in particolare la Farmacia Popolare di Genova e la Farmacia Moderna di Genova.