È partita la fase di raccolta dati della terza edizione del Bilancio Sociale delle Farmacie Italiane, realizzata da Utifar, Unione tecnica italiana farmacisti, in collaborazione con Teva e con il Centro studi sintesi-Cgia di Mestre, e con il patrocinio di Fofi e Federfarma.
Una fotografia dell’impegno sociale
Utifar è impegnata anche quest’anno ad aggiornare il documento pensato per comunicare il valore sociale delle farmacie: «Il Bilancio sociale delle farmacie italiane vuole essere una fotografia di quello che le farmacie fanno sul territorio, lo scopo è quindi mettere in luce l’importanza e la peculiarità che la farmacia riveste per i cittadini al di là della dispensazione del farmaco, attraverso i sevizi forniti, spesso gratuitamente ogni giorno» spiega Eugenio Leopardi, presidente di Utifar, «attraverso l’indagine vogliamo che emergano tutti gli aspetti sociali, dalle iniziative di beneficienza, alla sponsorizzazione di eventi locali, all’assunzione di personale territoriale, che sembra scontato, invece è dimostrazione di essere parte di una comunità».
Solitamente il Bilancio sociale rappresenta il documento con cui un’organizzazione comunica gli esiti della propria attività con particolare attenzione alle scelte responsabili e agli impatti che tali azioni generano, evidenziando il ruolo di sostegno al tessuto sociale ed economico posto in essere nel suo complesso. Utifar sta realizzando questo documento con l’obiettivo di mettere a disposizione delle rappresentanze di categoria e professionali uno strumento di comunicazione sull’attività complessiva del sistema delle farmacie, non limitato agli aspetti di natura patrimoniale ed economico-finanziaria, ma esteso soprattutto alle iniziative intraprese per la salvaguardia della salute dei cittadini.
Quello che è emerso nelle scorse edizioni «è che le iniziative della farmacia sono indispensabili per i cittadini, tanto che se scomparissero creerebbero un grave danno per il territorio», aggiunge Leopardi, «ma vogliamo far capire che tutto ciò deve essere sostenibile economicamente».
Per far conoscere il ruolo della farmacia servono dati concreti, «per questo chiediamo ai titolari di farmacia di compilare un semplice e breve questionario, in forma anonima. Sottolineo che le domande non riguardano i dati economici della propria farmacia, ma pone l’attenzione su ciò che viene fatto concretamente, oltre la dispensazione del farmaco. I dati che emergeranno dalla ricerca, trasferiti ai cittadini e alla classe politica, avranno la forza di spiegare che la farmacia di comunità rappresenta, oltre che un luogo di dispensazione del farmaco, anche un importante alleato del cittadino e del territorio».
Il questionario si trova al link www.utifar.it. In basso a sinistra si trova un banner attraverso cui accedere direttamente alle domande, la cui compilazione richiede pochi minuti.