Più di 56 milioni di ricavi. E utili netti per 425mila euro. E’ quanto ha raccolto nel 2012 l’Azienda farmacie comunali di Torino (Afc) secondo il suo bilancio di gestione, illustrato nei giorni scorsi alle commissioni consiliari. Per la municipalizzata – al 51% del Comune e al 49% di due cooperative (Unioncoop e Farmagestioni, che rappresenta 200 farmacie private della città) – sono comunque numeri da leggere in controluce: rispetto a cinque anni fa, quando i privati entrarono in Afc e l’Azienda era in rosso pur facendo 37 milioni di fatturato, è tutta un’altra musica ma rispetto all’anno scorso gli utili sono comunque scesi del 2%. Colpa, ha spiegato ai consiglieri comunali l’amministratore delegato, Gabriele Caviglioli, di dpc, genericazioni, calo della spesa, spending review e liberalizzazioni. E in minima parte del personale, cresciuto da 173 a 206 unità.
All’attivo, invece, l’Afc può mettere gli interventi diretti diversificare il business e a difendere gli utili: per esempio la private label delle comunali, che annovera diversi parafarmaceutici (commercializzati nelle 34 farmacie municipali a prezzi da grande distribuzione) e una crema per psoriaci. E sempre ad ascoltare l’azienda, darebbe ampia soddisfazione anche la parafarmacia “discount” di via Ivrea, periferia estrema di Torino: prezzi stracciatissimi e incassi medi da mille euro al giorno.