Il sistema statunitense delle farmacie è molto diverso da quello italiano, ma indubbiamente le realtà indipendenti soffrono degli stessi problemi di concorrenza, schiacciate tra le grandi catene e la vendita online.
«Tendo a pensare alle farmacie indipendenti come realtà innovative, imprenditoriali, incentrate sul cliente. Spesso supportano mercati trascurati» scrive David Orgel, presidente della David Orgel Consulting, azienda di consulenza strategica per il settore della vendita al dettaglio «tuttavia il loro modello di business è ancorato al mercato della prescrizione, molto impegnativo e poco redditizio. Perciò, nonostante siano note per il servizio amichevole e personalizzato, corrono il rischio che i consumatori preferiscano altri canali, come Amazon Prime, che offre consegne veloci e prezzi più bassi. rispetto poi alla grande distribuzione e alle catene, devono fronteggiare problemi di gestione complessi».
Una nuova concezione
Essere un indipendente oggi in questo settore implica pensare oltre i ruoli tradizionali e approfittare di nuove opportunità.
Ecco alcune strategie proposte da Orgel per affrontare la sfida:
Fai crescere i servizi: per esempio fornendo soluzioni per i pazienti diabetici o altre condizioni croniche oppure offrendo servizi di telemedicina o servizi di monitoraggio e prevenzione. Quello che in Italia è la ‘farmacia dei servizi’.
Prendi sul serio le partnership: gli indipendenti non possono fare da soli. Mentre oltreoceano c’è la possibilità per le farmacie di occupare spazi al di fuori del proprio punto vendita (ad esempio all’interno di supermercati), la versione italiana è ‘fare rete’.
Riempi i vuoti del mercato: le chiusure dei negozi da parte dei concorrenti possono aprire spazi per gli indipendenti da riempire. Un esempio di un altro settorei è la chiusura di Toys “R” Us che potrebbe ridare vita ad alcuni negozi di giocattoli indipendenti. Questo tipo di scenario potrebbe essere ripetuto in altri canali di vendita al dettaglio in futuro.
Punta sull’attenzione al cliente: i farmacisti indipendenti dovrebbero conoscere i loro clienti meglio di chiunque altro. Sono nella posizione migliore per personalizzare l’offerta alle esigenze locali. Se non sanno cosa vogliono gli acquirenti, devono chiedere.
Inoltre, conclude il consulente, i farmacisti indipendenti potrebbero ritenere che competere con Amazon sia scoraggiante, ma devono almeno fare uno sforzo per portare l’e-commerce nella loro attività. Perché devono tenere conto degli stili di vita dei consumatori di oggi, che includono la necessità di avere la possibilità di scegliere come e dove acquistare.