Spesa convenzionata, -2,9% nel I trimestre

Spesa convenzionata, -2,9% nel I trimestre

Nel primo trimestre di quest’anno la spesa farmaceutica convenzionata netta ha fatto registrare una contrazione del 2,9% rispetto allo stesso periodo del 2013. E’ quanto riporta l’ultima rilevazione di Federfarma sui dati provenienti dalle farmacie associate: tra gennaio e marzo sono state dispensate dai presidi del territorio oltre 291 milioni di confezioni, appena lo 0,6% in più rispetto all’anno precedente. Sostanzialmente stabili anche le ricette, cresciute pur’esse nel trimestre dello 0,6% (per un totale di circa 158 milioni, 2,65 ricette per cittadino). spesa federfarmaL’andamento della spesa, spiega Federfarma nel suo report, è determinato dall’arretramento del valore medio netto delle ricette (-3,4% tra gennaio e marzo), a sua volta effetto principalmente delle genericazioni e della distribuzione diretta/dpc (che abbassano il prezzo medio dei medicinali prescritti in regime di Ssn: -21,6% negli ultimi 5 anni).
Il calo del valore medio netto delle ricette, ricorda peraltro il sindacato dei titolari, dipende anche dalle trattenute e dagli scontri praticati al Ssn dalle farmacie, in particolare gli sconti per fasce di prezzo e la trattenuta dell’1,82% imposta nel luglio 2011 e aumentata al 2,25% un anno dopo. Soltanto quest’ultima ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel primo trimestre 2014 in oltre 51 milioni di euro.


Se la spesa convenzionata netta cala è anche grazie all’aumento della compartecipazione a carico dei cittadini, la cui incidenza sulla spesa è passata dal 12,4% di marzo 2013 al 13,2% di marzo 2014. L’incremento, osserva Federfarma, si spiega sia con i provvedimenti regionali sui ticket sia con il crescente ricorso dei cittadini ai medicinali di marca più costosi, che implica il Spesa federfarma2pagamento della differenza tra prezzo del prodotto e quota di rimborso. Il fenomeno si spiegherebbe con le polemiche sull’efficacia dei medicinali generici e sulla sostituzione in farmacia, causa di crescente diffidenza tra i cittadini.


Come già in passato, le medie nazionali nascondono andamenti spesso divergenti a livello regionale. Per quanto concerne la spesa convenzionata per esempio, il calo si fa ancora più marcato in regioni come la Sicilia (-7,9%), l’Umbria (-6,7%), l’Emilia-Romagna (-6,3%) e la Lombardia (-5%), mentre risulta in crescita in altre quattro regioni.
Il quadro completo dei dati è disponibile sul sito di Federfarma.

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