“Spegnila e Respira”: campagna contro il fumo

“Spegnila e Respira”: campagna contro il fumo

Sono stati 1116 i questionari compilati nell’edizione 2018 dell’iniziativa “Spegnila e Respira”, una campagna di sensibilizzazione contro il fumo organizzata da Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza con la collaborazione dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano, della Fondazione Muralti e Adakta, dal 23 al 28 aprile.


Un progetto pluriennale

Il progetto “Spegnila e respira” è nato nel 2016 ed è cresciuto di anno in anno. Già negli scorsi anni è emerso che il supporto e la collaborazione proattiva delle farmacie è fondamentale per raggiungere e “conquistare” il paziente fumatore. Con questo progetto è possibile raggiungerlo precocemente.

In dettaglio, fumatori ed ex fumatori hanno risposto alle venti domande dei due questionari disponibili in tutte le farmacie di Milano, Lodi e Monza Brianza per verificare il proprio livello di dipendenza dalla nicotina e la presenza di eventuali sintomi respiratori. I risultati sono stati consegnati direttamente all’utente, indirizzato per un consulto, se necessario, verso il proprio medico di famiglia, un centro Antifumo o un servizio di Pneumologia.

I dati che emergeranno dall’attività di screening saranno studiati ed elaborati dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

«Il primo passo per smettere di fumare è prendere atto che le sigarette provocano danni alla salute e che il fumo è una delle principali cause di morte evitabile: Federfarma Milano, Lodi e Monza Brianza ha organizzato la Campagna “Spegnila e Respira” per sensibilizzare i cittadini sui rischi che corrono continuando a fumare», spiega Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia. «La farmacia è il luogo in cui i cittadini, molto spesso, chiedono conferme sul proprio stato di salute e per questo i messaggi lanciati dalle Campagne di prevenzione arrivano più facilmente e più velocemente: i 1116 questionari compilati ne sono una dimostrazione».

Una fase avanzata del progetto prevede di formare le farmacie come punti di riferimento per i centri antifumo, con la possibilità di monitorare direttamente il monossido di carbonio, tramite un semplice apparecchio dedicato e indirizzare i pazienti intenzionati a smettere di fumare verso i programmi di disassuefazione più adatti.

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