Mentre in Italia le farmacie sono già in prima linea nella gestione sul territorio dell’emergenza coronavirus, la Francia e la Spagna si preparano all’aumento dei casi con nuove disposizioni nazionali. Alcune di queste coinvolgono la farmacia e l’industria farmaceutica: in primis per la produzione e la commercializzazione del gel disinfettante per le mani.
Le farmacie francesi possono rinnovare i piani per i pazienti cronici
Da sabato 14 marzo la Francia è entrata ufficialmente nella terza fase dell’epidemia. Per i farmacisti, secondo quanto riporta Le Quotidien du Pharmacien si traduce in nuove disposizioni, anche per le farmacie. Tra le indicazioni relative alle farmacie che sono state introdotte da questo fine settimana, l’autorizzazione a produrre soluzioni idroalcoliche secondo tre formule, la possibilità di rinnovare le prescrizioni per i trattamenti cronici, ma anche la possibilità offerta ai titolari e al team della farmacia di beneficiare di un servizio di assistenza all’infanzia. I farmacisti dispensatori sono autorizzati a rinnovare il trattamento dei pazienti cronici la cui prescrizione è scaduta, fatta eccezione per narcotici e simili. Una misura eccezionale per evitare l’interruzione del trattamento, che diventerebbe dannoso per il paziente, e la congestione negli studi medici.
Inoltre i laboratori cittadini possono ora eseguire test diagnostici per l’infezione Covid-19, precedentemente riservata ai soli laboratori ospedalieri autorizzati, secondo un decreto pubblicato l’8 marzo. Il campione può essere prelevato nella maggior parte dei laboratori, ma la manipolazione e l’analisi dei campioni respiratori deve essere effettuata in un laboratorio di sicurezza biologica di livello 2 (LSB2).
Intanto in Spagna il ministero della Difesa ha incaricato la farmacia militare di aumentare la produzione della soluzione disinfettante idroalcolica e di altri farmaci generici necessari. Questa decisione, riporta la testata on line diariofarma.com, è stata presa durante una riunione di coordinamento, presieduta dal ministro della Difesa, per discutere le misure che le forze armate attueranno in occasione di Covid19. L’industria farmaceutica e quella delle tecnologie sanitarie spagnole hanno, insieme, offerto la loro disponibilità a collaborare con il governo nell’applicazione delle misure stabilite con il Regio decreto 463/2020, del 14 marzo, che dichiara lo stato di allarme per la gestione della situazione di crisi sanitaria causata dal virus. In una lettera aperta, il presidente di Farmaindustria Spagna, Martín Sellés, ha dichiarato che «in questi momenti di incertezza e ricerca di soluzioni, è più importante che mai cooperare con le autorità sanitarie, supportando e seguendo le loro linee guida, e che ognuno di noi, personalmente e professionalmente, si assuma le proprie responsabilità».
Una linea analoga a quella che in Italia ha assunto il presidente Assogenerici, Enrique Häusermann, che ha affermato: «È cruciale, in questo momento difficile per il Paese– impedire che via un qualsiasi tipo di stop delle attività della filiera del farmaco e di tutte le attività connesse che devo essere considerate essenziali. Qualsiasi rallentamento avrebbe effetti devastanti. Non solo in Italia ma per l’intera Europa visto che in particolare per alcune aree terapeutiche, per esempio gli anti infettivi, siamo rimasti tra i pochi produttori». E ha aggiunto: «Questi argomenti sono al centro di un incontro tra l’associazione europea dei produttori di equivalenti e la Commissione europea».