Settimana della prevenzione oncologica: il ruolo del farmacista

Settimana della prevenzione oncologica: il ruolo del farmacista

Nel mese di marzo la Lega italiana per la lotta contro i tumori promuove la Settimana nazionale per la prevenzione oncologica.

Istituita nel 2001 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, l’evento ha l’obiettivo prioritario di educare la popolazione alla lotta attiva contro il cancro, attraverso uno stile di vita sano, che ha come cardini la prevenzione e la diagnosi precoce, concetti fondamentali capaci di fare la differenza nella lotta contro i tumori.

È proprio in questo contesto che il farmacista può avere un ruolo importante.

Un supporto al paziente sul territorio

La Settimana nazionale per la prevenzione oncologica «quest’anno, viene anche a ricordare che l’emergenza pandemica non deve oscurare la necessità di continuare a intervenire su tutte le patologie, anche con le risorse dell’educazione sanitaria, per la riduzione dei fattori di rischio, e della diagnosi precoce, come quella del carcinoma del colon retto che vede coinvolti i farmacisti di comunità» ha affermato Andrea Mandelli, presidente della Fofi. «La Federazione ricorda che ai farmacisti è affidato, anche dai documenti ufficiali dell’Oms, un ruolo importante nella diffusione di stili di vita corretti, in particolare quando si tratta di alimentazione, così come di aspetti quali l’abitudine al fumo o il consumo di alcol, ed essi sono al fianco della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori anche in questa campagna, per diffondere informazioni corrette e indicazioni validate scientificamente».

Il compito del farmacista nella prevenzione oncologica realizza su diversi livelli: attraverso l’educazione e a stili di vita e comportamenti alimentari corretti, per la prevenzione primaria e secondaria, e con la partecipazione attiva a campagne di screening. Inoltre, il farmacista può essere di aiuto nel supportare pazienti che si trovano ad affrontare una malattia complessa come il cancro, che prevede cure farmacologiche prolungate e implica problematiche complesse che non chiamano in causa solo il supporto dello staff medico.

La formazione in questo senso diventa fondamentale, affinché i farmacisti territoriali sappiano interfacciarsi efficacemente rispetto alla complessità delle dinamiche che riguardano il paziente oncologico, aiutandolo ad affrontare e a migliorare lo sfondo clinico e psicologico della propria condizione.

Tra le offerte formative destinate al farmacista in ambito oncologico, c’è la Scuola di Alta formazione “La Farmacia oncologica”, un corso organizzato da Edra, con il contributo non condizionante di Sandoz, per i farmacisti che vogliano acquisire strumenti per arricchire le proprie competenze in ambito oncologico e per acquisire la certificazione di Farmacia Oncologica.

Il programma è articolato in un primo anno, della durata di 60 ore, che, nell’edizione  2021, sarà completamente in remoto. Il corso sarà comunque suddiviso in gruppi territoriali, per interagire e creare gruppi di lavoro tra colleghi vicini geograficamente. Il razionale del corso è quello di offrire, a chi si trova ad affrontare una malattia come il cancro e a essere sottoposto a cure farmacologiche prolungate, il supporto anche del farmacista e della farmacia. Infatti, il paziente oncologico ha diritto più di ogni altro a trovare in farmacia, tra le altre cose, il consiglio di un esperto, oltre a prodotti di qualità, adeguati alle caratteristiche fisiologiche e ai cambiamenti che il suo corpo subisce a causa delle terapie.

Tutte le informazioni su: http://www.lafarmaciaoncologica.it/

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