Dopo Coop anche Federanziani – associazione della terza età con un paio di milioni di iscritti – entra nel mercato della Sanità integrativa. La novità è stata annunciata venerdì scorso e l’obiettivo è quello di offrire alla platea degli iscritti la possibilità di effettuare gli esami diagnostici di primo livello (elettrocardiogrammi, analisi del sangue, spirometrie, ecografie e doppler) direttamente negli studi dei medici di famiglia, senza ricette, prenotazioni e liste di attesa all’Asl. Allo scopo, Federanziani ha costituito – in partnership con UnipolSai e Unisalute – il servizio mutualistico Senior Italia. «Perché continuare a intasare il Ssn con richieste per gli esami diagnostici di routine» ha detto il presidente di Federanziani, Roberto Messina «quando questi esami possono essere effettuati immediatamente nello studio del nostro medico di medicina generale? Il costo per l’iscrizione al servizio è inferiore alla spesa che si sostiene normalmente per andare all’Asl a prenotare, raggiungere la struttura che eroga l’esame, tornare all’Asl per ritirare i referti eccetera».
In Italia, ricorda ancora Federanziani in una nota, vengono erogate 1,3 miliardi circa di prestazioni sanitarie e indagini diagnostiche; l’87% ha esito negativo e soltanto il 13% richiede un successivo intervento specialistico.
Sanità integrativa, intesa Federanziani-UnipolSai
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