Dovrebbe scattare la settimana prossima l’ingresso in Borsa di Rottapharm, la società farmaceutica della famiglia Rovati. Ne dà notizia un articolo del Sole 24 Ore, secondo il quale l’azienda, nata nel ’61 e presente oggi in 85 Paesi, utilizzerà i proventi dell’Ipo per estinguere l’indebitamento e avviare alcune acquisizioni. Secondo quanto dichiarato dall’amministratore delegato del gruppo, Luca Rovati, sarebbero allo studio cinque possibili operazioni, due riguardanti un Paese in cui Rottapharm è già presente come distributore, una relativa a una partnership in Medio Oriente e infine due acquisizioni di prodotto.
Con la quotazione in Borsa il gruppo dovrebbe mettere sul mercato il 25% di Fidim, la holding di famiglia, con un incasso atteso tra i 400 e i 620 milioni di euro circa. Il 60% del ricavato, sempre secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, servirà alla estinzione dei debiti e al pagamento anticipato di finanziamenti bancari per circa 180 milioni. L’offerta pubblica terminerà giovedì, quando giungerà a compimento anche il collocamento istituzionale.
Il gruppo Rottapharm-Madaus vanta nel suo portafoglio brand come Saugella, l’integratore per il controllo del colesterolo ArmoLipid, il farmaco Dona, prodotti per la cura della persona, etici non rimborsabili, Otc e dermocosmetici.
Rottapharm, ingresso in borsa al count down
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