Di norma le spese sanitarie di un Paese si calcolano in percentuale sul Pil. Una recente ricerca commissionata da una azienda prova a fare un confronto diverso, per capire quanto peso la salute ha nelle spese quotidiane: le persone spendono di più in bevande alcoliche o in dentista, in abbonamenti alla pay-tv o in visite specialistiche?
In Italia si spende in bevande alcoliche quanto in spese odontoiatriche
I dati dell’ultimo rapporto Ocse “Health at a Glance Europe 2020” mostrano un’Italia ultima per quanto riguarda la spesa sanitaria, rispetto agli altri Paesi europei: il confronto, effettuato sui valori di spesa pro capite a parità di potere d’acquisto, indicano per il nostro Paese una spesa nel 2019 pari a 2.473 euro (a fronte di una media Ocse di 2.572 euro), con una grossa differenza rispetto ad alcuni Paesi di riferimento come Francia e Germania. Questi Stati hanno valori di spesa sanitaria pro capite rispettivamente di 3.644 e 4.504 euro. Per quanto riguarda la percentuale sul Pil l’Italia è di poco sopra la media Ocse con una percentuale complessiva (pubblica e privata) dell’8,7% (media Ocse 8,3%,) di cui il 6,4 % è relativo alla spesa sanitaria pubblica e il restante 2,2% a quella privata. La Germania spende complessivamente l’11,7% del suo Pil per la sanità, di cui il 9,9% nel pubblico e l’1,7 nel privato, mentre la Francia ha un’incidenza complessiva dell’11,2%, di cui il 9,4% del pubblico e l’1,8% del privato.
Questi i dati ufficiali, ma una ricerca commissionata da Lenstore ha invece messo a confronto quanto i cittadini spendono in bollette mediche e beni di lusso, scoprendo che in alcuni Paesi alcuni servizi streaming e strumenti di intrattenimento, tra cui Netflix e Playstation Live, vengono valorizzati di più rispetto alle visite oculistiche.
In Italia, per esempio, i consumatori spendono in alcol (7.053,47 euro) più o meno la stessa cifra che impiegano per visite dentistiche nel corso di una vita (6.020,64 euro).
Il consumatore medio nel Regno Unito spende di più in abbonamenti a Netflix o Playstation Live che in visite oculistiche. Calcolando i soldi spesi in appuntamenti oculistici nel corso di una vita (se si considera che è raccomandato fare una visita una volta ogni due anni), la spesa totale raggiunge una quota di 1.011,49 euro. Utilizzare Netflix per una vita costa invece sui 2.000 euro, più o meno il doppio del denaro speso in visite oculistiche. In alcuni Paesi (tra cui Irlanda e Spagna) la spesa in abbonamenti a Netflix e Playstation Live supera drasticamente quella per le visite oculistiche.
La stessa ricerca esplora i salari degli operatori sanitari nei diversi Paesi analizzati nello studio. Gli Stati Uniti si classificano primi in classifica tra quelli con il salario più alto per gli operatori sanitari. I salari più notevoli sono quelli di optometristi (106.302,48 euro), dentisti (170.358,36) e radiologi (350.559,09). In Europa la Norvegia è il Paese che paga di più gli operatori sanitari. In Norvegia i dentisti guadagnano una media di 140.370,60 euro e i chiropratici una media di 86.399,07 euro all’anno.
L’Italia occupa l’ottavo posto in classifica. I radiologi in Italia sono i più pagati tra i professionisti sanitari, con un salario annuale medio di 149.982,09 euro.