Progetto Mimosa: anche una App per la campagna in farmacia contro la violenza domestica

Progetto Mimosa: anche una App per la campagna in farmacia contro la violenza domestica

Il valore sociale della farmacia si esprime anche attraverso il supporto alle donne vittime di violenza, ancor più importante in quest’anno pandemico: grazie alla capillarità diffusa sul territorio, le farmacie sono molto spesso il primo punto di informazione a cui le donne si rivolgono per avere supporto. Le donne si rivolgono al farmacista sia per il rapporto di fiducia che si instaura, sia per forte presenza femminile dietro al bancone; infatti, le farmaciste rappresentano l’80%, degli oltre 70.000 farmacisti che lavorano in farmacia. In questo contesto è nato nel 2014 il progetto Mimosa, promosso dall’Associazione Farmaciste Insieme, che quest’anno può contare sull’appoggio della Fondazione Vodafone, oltre a quello di Federfarma.

Una app dedicata al progetto

«L’obiettivo del progetto Mimosa, nato nel 2014 con il patrocinio di Federfarma, Federazione Ordini Farmacisti Italiani, Fenagifar, Rete Vision e Ministero della Salute, è informare le donne su che cosa sia la violenza e su quali strumenti abbiano a disposizione per liberarsene, portando nelle farmacie materiali su cui sono raccolti consigli, informazioni, contatti e riferimenti di associazioni, centri antiviolenza e specialisti accreditati sul territorio pronti ad aiutare le donne vittime di maltrattamenti», spiega Angela Margiotta, presidente dell’Associazione Farmaciste Insieme, che ha lo scopo di valorizzare al femminile il mondo della farmacia e fare in modo che vi sia un’attenzione al ruolo delle donne all’interno della categoria.

L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia ha visto un deciso aumento dei casi di violenza domestica nel Paese. Secondo i dati dell’Osservatorio Regionale Antiviolenza, nel periodo marzo-giugno 2020 la Lombardia è stata la regione italiana con il maggior numero di chiamate pervenute all’help line antiviolenza 1522 (13,4% del totale a livello nazionale), registrando un +118,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Dal primo gennaio al 15 ottobre 2020, inoltre, i Centri Antiviolenza lombardi hanno preso in carico 6.527 donne, di cui 1.913 nuovi casi.

Un fenomeno purtroppo trasversale, che colpisce a prescindere da età, classe sociale, istruzione, nazionalità e non riguarda solo la violenza fisica o sessuale, ma anche quella psicologica ed economica. «Il Progetto Mimosa è particolarmente cruciale in questo periodo perché, con l’emergenza Covid, la situazione è peggiorata e la violenza contro le donne è diventata un fenomeno più difficile da controllare, a causa di tutte le restrizioni in atto sugli spostamenti», sottolinea Gloria Cairoli, responsabile regionale della Lombardia di “Farmaciste Insieme. «Per noi è, quindi, fondamentale far emergere il ruolo primario delle farmacie: presenti ovunque, anche nei piccoli paesi, sono presidii sul territorio frequentati da tutti. Ogni cittadino può trovarvi un professionista amico di cui potersi fidare, anche dal punto di vista psicologico».

Quest’anno il progetto si arricchisce dell’app Bright Sky, messa a punto da Fondazione Vodafone, che fornisce risorse, supporto e strumenti concreti alle donne che subiscono violenza domestica e maltrattamenti. L’app è scaricabile gratuitamente e può essere utilizzata anche da parenti, amici, colleghi di lavoro, associazioni e da tutti coloro che sono vicini a donne maltrattate. Fondazione Vodafone si è occupata, anche della distribuzione del materiale informativo alle farmacie, e della formazione specifica sull’utilizzo di Bright Sky a quaranta farmaciste, che avranno il compito di divulgare le informazioni apprese alle altre realtà territoriali, così da rendere più fitte le maglie della rete antiviolenza. Il QR Code per scaricare l’app di Bright Sky è presente sulle locandine e brochure informative, distribuite nelle circa 19.000 farmacie italiane.

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