La fase 2 sembra essere iniziata anche per la farmacia: nell’ultima settimana (4-10 maggio), infatti, si osserva una ripresa generale del mercato. È quello che ci dicono i dati del consueto report settimanale di New Line Ricerche di Mercato, che monitora, fin dall’inizio dell’emergenza, i mercati più impattati dal ciclone Coronavirus Se confrontiamo i dati con lo stesso periodo del 2019, i trend negativi non sono di poco conto (-9,3%), ma rispetto alle tre settimane precedenti c’è un’importante inversione di tendenza. Il farmaco su ricetta perde il -13,1% rispetto al 2019 ma guadagna nettamente rispetto all’ultima settimana della fase 1, così come il Commerciale, che con un -2,5% a volumi recupera molto rispetto ai sette giorni precedenti e si avvicina ai risultati settimanali dello scorso anno.
Globale
Etico
Automedicazione
Segnali di ripresa anche per l’Automedicazione, che continua però ancora a risentire molto negativamente della situazione, sia per lo stoccaggio realizzato nelle prime settimane dell’emergenza Covid-19, sia per la minore diffusione di patologie più lievi o la ridotta domanda di prodotti non direttamente legati alla cura, entrambi aspetti associati al contingentamento ancora in atto, anche se in misura minore.
Mascherine facciali
Torna a crescere la domanda, già molto alta, di mascherine ed igienizzanti: l’inizio della fase 2 con la graduale ripresa di alcune attività, sia legate alla vita lavorativa che a quella privata, ha certamente influenzato positivamente la richiesta di questi prodotti.
Igienizzanti mani
Immunostimolanti
Ma se mascherine e igienizzanti mani tornano a salire, prosegue invece il rallentamento nella domanda dei prodotti legati al rafforzamento del sistema immunitario. I trend positivi si sono infatti ridotti rispetto a quelli delle settimane precedenti.
Vitamina C
Dermocosmetica
Buone notizie per la Dermocosmesi, che recupera in maniera marcata in questa settimana confermando i lievi segni di ripresa dell’ultima settimana della fase 1. I livelli della domanda di prodotti dermocosmetici, e in particolare dei quelli per il trattamento del viso, sono ancora bassi rispetto allo stesso periodo del 2019 ma la direzione sembra essere quella giusta e in futuro forse il minor grado di contingentamento potrebbe influenzare positivamente le performance del settore.