Un percorso di prevenzione che parte dalle farmacie e arriva ai medici di medicina generale con l’obiettivo di evitare l’insorgenza delle malattie cardiovascolari. Questo in sintesi, il senso della campagna “Ci sta a cuore il tuo cuore”, promossa da Apoteca Natura e che sarà messa in pratica fino al 30 novembre attraverso le 600 farmacie afferenti al suo gruppo.
Gli obiettivi
L’iniziativa, che è stata organizzata da Apoteca Natura in collaborazione con la Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), con l’Associazione medici diabetologi (Amd) e con il patrocinio della Fofi, è stata presentata nei giorni scorsi a Roma. Angelo del Favero, direttore generale dell’Istituto superiore di sanità, ha ricordato che «la prevenzione deve essere “multidimensionale”, sia partendo dalla sanità, pubblica e privata, sia responsabilizzando il cittadino. Questi deve essere padrone della propria salute, cercando di osservare buone regole di vita, con un occhio ai controlli periodici dei parametri fisiologici di base. Il canale farmacia, specie nelle zone rurali e periferiche può essere in questo senso l’accesso preferenziale di confronto con un sanitario. La prevenzione avviene proprio qui, magari partendo con un semplice controllo della glicemia».
La campagna è arrivata alla propria sesta edizione. Dal 2012 al 2016 sono stati eseguiti 140.000 screening cardiovascolari gratuiti. La campagna vede la collaborazione di farmacisti e medici di famiglia in quanto, ognuno con le proprie peculiarità, sono proprio loro i professionisti della salute territorialmente, fisicamente più vicini ai cittadini e alle loro famiglie. Una presenza capillare che può essere in grado di intercettare sul nascere e, quando possibile, prevenire, le patologie cardiovascolari. «Quello che abbiamo voluto mettere in campo», ha confermato Massimo Mercati, amministratore delegato di Apoteca Natura, «è un investimento che nel medio e nel lungo periodo potrebbe essere in grado di impedire l’insorgenza di migliaia di eventi cardiovascolari e, contemporaneamente, consentire grandi risparmi per il Servizio sanitario nazionale».