Le piattaforme per video conferenze utili anche per la farmacia

Le piattaforme per video conferenze utili anche per la farmacia

È scientificamente provato che la comunicazione è più efficace quando è possibile vedere la persona con cui si sta parlando. Anche in farmacia, osservare le espressioni facciali dei clienti rende più facile capire se l’interlocutore ha compreso la nostra spiegazione oppure se ha bisogno di ulteriori dettagli.

Nel periodo più complesso dell’emergenza, i software di videoconferenza hanno avuto un boom e hanno sostituito gli incontri fisici. Sono stati utilizzati per la didattica online, per lo smart working, per gli eventi digitali.

Anche per le farmacie si sono dimostrati strumenti utili per permettere la partecipazione a webinar organizzati dalle aziende o per coinvolgere più farmacisti nella formazione contemporanea a distanza. 

Un dato per tutti che testimonia la vertiginosa crescita delle piattaforme digitali è quello di Zoom che, in pochi mesi, ha superato in valore quello delle 13 principali compagnie aeree sommate.

Quali sono le sue caratteristiche? Nella versione gratuita Zoom consente il collegamento in video fino a 100 persone per un massimo di 40 minuti mentre le chiamate a due sono illimitate per quanto riguarda il tempo. Il suo punto forte è la semplicità, pochi comandi per avviare la chat, e la possibilità di coordinarla per chi l’ha avviata: si possono silenziare a turno i partecipanti. Si può utilizzare sia su pc che su dispositivi mobili come tablet e smartphone. Una funzione innovativa è quella che fa avanzare il riquadro della persona che sta parlando appunto come uno zoom, rendendo più chiaro agli altri l’origine dell’intervento.

A differenza di altre piattaforme, Zoom non necessita di una rubrica “interna” grazie alla quale avviare conversazioni o videoconferenze. La farmacia che desidera invitare i partecipanti ad un evento lo potrà fare inviando un link cliccabile utilizzando semplicemente la mail o anche i servizi di messaggistica istantanea come WhatsApp, Messenger, Telegram. Un motivo per cui provarla è che molto probabilmente diversi clienti hanno già familiarità con essa perché l’hanno utilizzata durante i mesi del lockdown.

Zoom inoltre permette anche ai partecipanti di unirsi a più meeting in contemporanea ed agli amministratori di ricevere i report delle conferenze: numero di partecipanti, tempo di durata delle riunioni.

La seconda opzione che va valutata è Microsoft Teams, successore di Skype for Business. Si tratta di una funzionalità integrata in Office 365, chiunque può iscriversi alla versione gratuita di Microsoft Teams utilizzando un account Microsoft. Il livello gratuito supporta fino a 300 membri, con accesso ospite, chiamate video e audio one-to-one e di gruppo, file condivisi 2 GB per utente e 10 GB per squadra, condivisione dello schermo e colorazione dei documenti tramite le app di Office online.

Inoltre Microsoft ha messo a disposizione, durante il periodo di smart working a causa del Coronavirus, l’attivazione gratuita per 6 mesi di Microsoft Teams a costo zero in versione premium. La versione Premium consente le funzionalità più evolute tra cui la possibile archiviazione nel cloud e l’organizzazione di meeting online con un massimo di 10.000 partecipanti.

Se la farmacia volesse usare Teams con i clienti, anche in versione base, è necessario che questi abbiano un account Microsoft, ma è molto probabile che ne siano in possesso.

Un’altra piattaforma molto utilizzata in questi mesi è Hangouts di Google. In questo caso, le videochiamate possono coinvolgere fino a 10 persone, ed è possibile condividere contenuti come foto, video e la propria posizione. Utilizzabile sia da un dispositivo mobile che dal computer, il suo punto di forza è che si appoggia sul servizio di posta elettronica gmail, tra i più utilizzati in Italia, per cui per molti non sarà necessario una iscrizione ad hoc.

Gli inviti su Hangout vanno fatti esclusivamente via e-mail.

Il servizio è progettato per funzionare nel browser Google Chrome sebbene sia disponibile anche un supporto limitato per Internet Explorer 11, con app mobili disponibili su iOS e Android. Il set esatto di funzionalità dipende dalla versione di G Suite. Il numero di partecipanti, ad esempio, è limitato a 100 per G Suite Basic, 150 per le aziende e 250 per le imprese. Per lo streaming live è interessante l’opzione di registrare riunioni e salvarle su Google Drive, funzionalità legata a G Suite Enterprise.

Da tenere in considerazione se si hanno clienti abituati già a video conferenze di alto livello è Webex, la piattaforma professionale di Cisco adatta per organizzare riunioni, eventi, webinar, corsi formativi o assemblea online a distanza.

Tra le molte funzioni disponibili, la piattaforma mette a disposizione video di altissima qualità e la utile commutazione video a voce, una funzionalità che consente di mettere in evidenza la persona che parla durante la videoconferenza. Webex per l’emergenza Coronavirus ha offerto gratuitamente fino al 30 giugno la sua tecnologia per la didattica a distanza per il sistema scolastico italiano. È disponibile anche su applicazioni iOS e Android ed è probabilmente la più diffusa nelle aziende, anche ad alto livello.

Interessante anche la possibilità offerta da Meeting audio, una funzione utile per riunioni e durante la formazione a distanza, che permette di condividere durante la videoconferenza una presentazione con audio attivo

Non va sottovalutata se si vogliono organizzare eventi online anche Skype che è stata la piattaforma pioniera nelle videochiamate, ed è ancora molto utilizzata. Skype permette di mandare documenti, link e foto durante la videochiamata, consente la partecipazione in conntemporanea a 50 persone al massimo, su dispositivi mobili e fissi. Il vantaggio di Skype per l’uso in farmacia è che è molto probabile che la maggior parte dei clienti la conosca e l’abbia già istallata.

Nell’analisi di quello che la tecnologia ci propone c’è anche Whatsapp che, tuttavia, limitando le videochiamate di gruppo a 4 massimo persone ed essendo uno strumento che funziona essenzialmente per il mobile, è preferibile soprattutto per le chiamate a due.

Come anticipato nella rubrica dello scorso mese, si tratta dell’app di messaggistica più utilizzata dagli italiani ed è installata nel 92% degli smartphone del nostro paese.

Non si presta all’impiego di presentazioni o materiali esterni perché poco sofisticata e non creata come le altre per usi professionali nemmeno nella versione business.

Anche Messenger ha il vantaggio di essere già installata in molti telefoni e computer, essendo l’applicazione di messaggistica di Facebook ma a differenza di Whatsapp, permette conferenze di gruppo con 50 persone, ma solo 6 utenti possono attivare la videocamera, mentre gli altri rimangono solo collegati con l’audio. Un po’ scomodo e poco equo. Senza contare che, per utilizzarla, è necessario possedere un account Facebook.

Instagram in teoria si potrebbe prestare a organizzare eventi o chiacchierate ed è stata sicuramente una delle app più usate dai giovani durante il lockdown per la facilità di condivisione nelle Stories ma tendenzialmente i clienti della farmacia non sono per età e caratteristiche utenti di questo social e, anche in questo caso, per partecipare dovrebbero già possedere un account.

Per concludere, la tecnologia in questi mesi ci ha sicuramente messo a disposizione numerosi strumenti per tenerci in contatto con i nostri clienti: l’invito è sempre quello di sperimentare, magari partendo da Zoom, a mio avviso il più semplice. Se volete condividere le vostre esperienze scrivetemi a info@farmaciaserra.

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AUTORI
schenardi farmacista digitale

Farmacista appassionato di tecnologia anima la presenza in rete della farmacia Serra di Genova, con l’obiettivo di integrare due mondi apparentemente lontani: il web e la farmacia fisica. Segretario di Federfarma Genova, ha realizzato diversi progetti tra cui una delle reti wifi gratuite più grandi in Italia e nel 2018 l’applicazione Farmacia Vicina. Nel corso degli eventi alluvionali che hanno colpito Genova, l’account twitter della Farmacia Serra è servito come fonte di informazioni e supporto per le persone in difficoltà. Anche per il crollo del Ponte Morandi l’account Twitter della Farmacia Serra è stato uno dei più consultati a livello mondiale. Dal 2015 è giudice allo Start up Village ed a Cosmofarma per innovazione e digital nell’ambito della salute. Nel 2019, IlSole24 Ore ha dedicato una puntata di Stories di successo all’esperienza social della farmacia Serra che è stata protagonista anche di un episodio della web serie Digitali per caso.