Lockdown, chiusure di palestre e di centri sportivi, vita forzatamente sedentaria e aggiungiamoci anche la noia e lo stress hanno reso le persone sempre più scontente del proprio peso.
Un sondaggio condotto da Ipsos in 35 Paesi e pubblicato il 18 gennaio fotografa un mondo sempre più impegnato a perdere chili: ben il 45% degli abitanti dei vari Paesi sta cercando di dimagrire, percentuale che sale al 60% in Cile e oltre il 50% in Spagna, Perù, Arabia Saudita, Singapore e Stati Uniti.
Ma quali sono le azioni e gli interventi che vengono ritenuti più efficaci per riuscire in questo scopo?
A livello globale, il 52% delle persone indica l’aumento di esercizio fisico e di attività sportiva come principale attività da svolgere per perdere peso. Lo pensa il 77% della popolazione cinese. Gli italiani si mostrano molto più scettici: infatti l’Italia occupa l’ultima posizione della classifica, soltanto il 34% dei cittadini italiani indica l’aumento di attività fisica come principale azione da intraprendere per perdere peso.
Per quanto riguarda la dieta, secondo il sondaggio il 44% delle persone che sta cercando di perdere peso ricorrerebbero a una vera e propria dieta, percentuale che in Italia si abbassa al 37%.
Se parliamo di Alimentazione sana a livello globale il 52% delle persone che sta cercando di dimagrire ritiene che seguire un regime alimentare sano ed equilibrato sia un intervento necessario e in questo caso la percentuale italiana è pari al 53%, in linea con la media globale.
In alcuni Paesi il Consumo di bevande zuccherate è uno dei principali fattori che incidono sulle percentuali di persone in sovrappeso. A livello globale, il 38% degli intervistati dichiara che uno degli interventi necessari per ritrovare la forma è la riduzione di consumo di bevande zuccherate. Ma non è il caso dell’Italia, che si colloca tra le ultime posizioni della classica, con una percentuale del 30%.
Per quanto riguarda il Consumo di alcool a livello globale il 15% delle persone che sta cercando di perdere peso afferma che ridurre il consumo di alcool sia una delle azioni più urgenti. Cifra che aumenta in Russia (26%), Gran Bretagna e Corea del Sud (25%) e in Sud Africa (24%) mentre in Italia la percentuale è pari al 16%, in linea con la media globale.
Zuccheri nemici di tutti: a livello globale, e anche italiano, il 62% delle persone indica la riduzione dello zucchero come miglior strategia alimentare per la perdita di peso. Percentuale che sale a oltre il 70% in Ungheria, Malesia, Polonia, Russia, Turchia e Sud Africa.
Anche la riduzione delle Calorie è valutata globalmente una strategia efficace dal 41% delle persone. Una percentuale che aumenta oltre il 50% o più in Cina, India, Malesia, Arabia Saudita e negli Stati Uniti ma scende al 32% in Italia.
Gli italiani si mostrano particolarmente avversi al consumo di carboidrati quando parliamo di dimagrimento: se a livello globale il 39% delle persone considera i carboidrati un alimento da eliminare dal proprio regime alimentare per perdere peso, gli italiani che lo pensano sono il 10% in più e fanno salire la percentuale al 49%.
Infine, per i grassi saturi e insaturi l’Italia si colloca in linea con la media globale, ovvero il 28% di persone che indica come un’azione necessaria la riduzione di grassi saturi come aiuto alla perdita di peso e soltanto il 5% (4% in Italia) quella di grassi insaturi.
Pochi si affidano alla riduzione del consumo di carne: a livello globale, soltanto il 7% della popolazione la indica come metodo per dimagrire, una convinzione condivisa anche dal 6% degli italiani.
Che ruolo possono giocare Aziende e Governi per contribuire alla perdita di peso?
Il sondaggio indaga anche il ruolo del pubblico e del privato per contribuire a questo scopo. In particolare gli intervistati hanno individuato queste possibili azioni che aziende e governi potrebbero mettere in campo
Convenienza economica degli alimenti salutari: a livello globale – e anche italiano, il 42% delle persone che sta cercando di dimagrire afferma che la disponibilità di cibi salutari più economici li aiuterebbe a perdere peso. La percentuale aumenta a circa due terzi della popolazione in Ungheria, Israele e Sud Africa.
Aree verdi e strutture pubbliche per attività fisica: a livello globale e italiano il 22% delle persone afferma che la disponibilità di un numero più consistente di aree verdi e di strutture pubbliche in cui poter svolgere attività fisica li aiuterebbe a perdere peso.
Accesso ai cibi salutari: a livello globale, il 17% delle persone ritiene che un accesso più facile a cibi salutari aiuterebbe con la perdita di peso. La percentuale aumenta a circa un terzo della popolazione in Argentina (36%) e Cile (30%) mentre invece diminuisce in Italia (11%).
Etichette sugli alimenti: Per il 13% delle persone nel mondo un’etichettatura degli alimenti più chiara è considerata un’iniziativa che può aiutare con la perdita di peso.