La minaccia della contraffazione sugli acquisti via web non riguarda soltanto i farmaci ma anche gli integratori. E’ l’allarme lanciato dall’Osservatorio PoolPharma Research, dal quale arriva uno studio che fotografa sviluppo del mercato e rischi dell’e-commerce. L’analisi ricorda innanzitutto il forte sviluppo fatto registrare dal mercato italiano degli integratori: soltanto nel 2013, il fatturato si è aggirato sui 2 miliardi di euro; negli ultimi 5 anni, il giro d’affari è passato da 1,4 a 1,5 miliardi di dollari. Tanto per fare un raffronto, in Francia il mercato non supera i 742 milioni di dollari, in Inghilterra i 727 milioni e in Spagna i 206.
Per l’Osservatorio, tuttavia, bisogna diffidare da canali distributivi “sospetti”, come l’online. Una recente rilevazione Eurisko stima che nell’ultimo anno circa 250 mila italiani hanno acquistato su internet integratori alimentari: da vitamine a erbe, da sali minerali a fermenti lattici. «Oggi l’80% delle confezioni di integratori sono vendute in farmacia» ricorda Camilla Pizzoni, responsabile della divisione Ricerca e Sviluppo di PoolPharma «ma si sta sempre più diffondendo la vendita online: bisogna fare attenzione al tipo di integratore che si va ad acquistare sul web. È necessario che il prodotto sia qualificato e alle spalle ci sia un’azienda produttrice certificata dal ministero della Salute».
L’errore più comune, in sostanza, starebbe nel non considerare gli integratori come farmaci veri e propri, da cui un uso meno attento e responsabile, guidato dall’autodiagnosi più che dal consiglio del medico o del farmacista. «Il consiglio del farmacista può essere un valido supporto e l’80% dei consumatori di integratori sembra saperlo» continua Pizzoni «il farmacista e il medico possono dare consigli appropriati soprattutto perché conoscono i rischi connessi a un’eventuale interazione tra integratori e farmaci».
Il consiglio da diffondere, dunque, è quello di affidarsi sempre a un esperto e non abusare degli integratori. E se proprio non si riesce a evitare l’acquisto online, «seguire semplici regole: in primo luogo leggere accuratamente l’etichetta per verificare gli ingredienti funzionali e controllare che siano ammessi dalle normative europee e italiane, consultando il sito del ministero della Salute; controllare i dosaggi e quindi accertarsi che non contengano sostanze dopanti. In ultimo, identificare l’azienda produttrice sul registro nazionale degli integratori, che comprende anche l’elenco delle aziende che hanno notificato i prodotti al ministero della Salute».
Osservatorio PoolPharma, allarme e-commerce
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