Obbligo Pos, sempre più probabile un rinvio

Al provvedimento, che impone dal 1 gennaio a commercianti e professionisti di accettare pagamenti in moneta elettronica quando richiesto, manca ancora il decreto attuativo del ministero Sviluppo

Obbligo Pos, sempre più probabile un rinvio

Si fa sempre più probabile un rinvio della norma che dal 1 gennaio del nuovo anno impone a commercianti e professionisti di accettare pagamenti Pos (bancomat e carte di credito) su eventuale richiesta del cliente. Al provvedimento, infatti, manca ancora il decreto attuativo del ministero dello Sviluppo: una bozza è stata inviata nei giorni scorsi alla Banca d’Italia per i pareri di rito, ma è difficile che il dicastero riesca a completare l’iter entro la fine dell’anno.
Secondo alcune fonti, così, nel decreto Milleproroghe che il Governo sta riaggiustando in queste ore dovrebbe spuntare un rinvio della norma di qualche mese. Ne fa cenno un articolo del Sole 24 Ore della settimana scorsa, che anticipa anche i contenuti dello schema di decreto inviato dallo Sviluppo a Bankitalia: per i primi sei mesi di applicazione, l’obbligo di accettare pagamenti in moneta elettronica scatterebbe da acquisti di valore superiore ai 30 euro; inoltre, dovrebbero dotarsi di Pos (con le spese che ciò comporta) tutti gli operatori – professionisti e commercianti – che l’anno precedente hanno denunciato un fatturato superiore ai 200mila euro.

Intanto prosegue la mobilitazione delle categorie contro il provvedimento: dopo Rete imprese Italia (vedi), che aveva chiesto un rinvio della norma, intervengono ora i consigli nazionali degli architetti e dei tributaristi, che premono per esserne esclusi.

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