Il mondo è entrato in recessione e, secondo i dati del Fondo monetario internazionale, l’effetto del Covid 19 sull’economia nel 2020 porterà a una contrazione del 3 per cento, una dimensione che supera abbondantemente il -0,6 del post crisi Lehman Brothers nel 2009. Interi settori come il turismo e il sistema della ristorazione commerciale, i pubblici esercizi e quello dei trasporti aerei sono quasi completamente fermi.
Tra i pochi comparti a muoversi in controtendenza a causa del suo ruolo fondamentale nel garantire i servizi di primaria necessità e dovendo supplire al «lockdown» dei canali di consumo Out of Home, c’è la GDO, come evidenzia il rapporto congiunturale di marzo elaborato da IRI, società leader nelle ricerche di mercato nel Largo Consumo. Le vendite di prodotti confezionati di largo consumo nella Distribuzione Moderna segnano in questo mese un picco storico con tassi di crescita che sfiorano il +20%. Gli Specialisti Casa e Persona subiscono invece un forte rallentamento delle vendite a causa del deciso calo dei prodotti per la Persona e per episodi di «lockdown» di alcuni esercizi.
Per quanto riguarda i prezzi, le inevitabili problematiche sorte sul fronte dell’offerta e la sensibile riduzione del ricorso alle promozioni fanno risalire i prezzi finali al dettaglio, in controtendenza rispetto all’inflazione generale del Paese: l’eccezionalità dell’ultimo mese coincide con un forte ridimensionamento nell’utilizzo della leva promozionale, che diminuisce del 5, 2% rispetto all’anno precedente.
E in questa situazione emergenziale, saltano le normali logiche di composizione dei basket di spesa: i prodotti a Marchio del Distributore prendono un vantaggio segnando tassi di sviluppo delle vendite doppi rispetto ai Marchi Industriali.
Marzo dà un contributo fondamentale al trend nel progressivo del primo trimestre 2020, grazie alle vendite che superano addirittura i livelli delle festività natalizie. Mentre Il ricorso alle promozioni di prezzo è in forte calo contribuendo alla risalita dei prezzi medi.
Tutti i canali assorbono «l’urto» eccezionale della domanda. E quindi sì al supermercato ma gli italiani ritornano a fare acquisti anche nei negozi sotto casa. Il dato complessivo dei canali classici» (Iper, Super e LSP) nasconde l’impennata delle vendite nei formati di prossimità (Supermercati e Superette) a cui si contrappone una relativa impasse delle superfici di maggiori dimensioni, soprattutto se delocalizzate rispetto ai bacini urbani dove si concentra la popolazione.
A registrare i risultati meno eclatanti sono gli Specialisti Casa e Persona che soffrono di cali della domanda nei reparti Persona.
In rialzo i prezzi medi in tutti i formati, con l’eccezione degli Specialisti Casa e Persona. Il dato di marzo, infatti, condiziona l’andamento medio del primo trimestre, spingendo i prezzi a risalire diffusamente.
E Se Il Cura Casa riflette l’impennata di acquisti dei prodotti «icona» dell’epidemia, quali disinfettanti, pulitori e detergenti per le stoviglie, Il Cura Persona assomma la crescita delle vendite di prodotti per l’igiene personale, con la contrazione della domanda di tipologie meno essenziali quali la cosmesi.
La forte crescita delle MDD in Marzo amplifica il loro guadagno di quota nel progressivo del primo trimestre. Nella fase acuta dell’emergenza Coronavirus le vendite di Marche del Distributore hanno uno spunto doppio rispetto alle Marche Industriali.
L’”effetto scorta” e i carrelli sempre più grandi segnano infine la forte contrazione dell’assortimento dell’Industria di Marca, spesso in rottura di stock durante l’emergenza Covid-19: