Migliora leggermente l’ottimismo dei consumatori italiani per il futuro più prossimo ma permangono forti elementi di criticità. E’ quanto emerge dall’ultima Global Survey di Nielsen sull’indice di fiducia dei consumatori e sulle intenzioni di spesa, realizzata tra il 18 febbraio e l’8 marzo di quest’anno. In Italia tale indice si attesta a quota 44, ossia 5 punti in più rispetto al trimestre precedente ma stabile se confrontato con il valore medio del 2012 (indice medio 43). Il valore colloca così il nostro paese alla quart’ultima posizione in Europa, allo stesso livello della Croazia e prima di Ungheria (43 punti), Grecia ( 40) e Portogallo (31).
Secondo la Global Survey, in particolare, il 54% degli Italiani non crede che esistano le condizioni perché l’Italia possa uscire dalla spirale recessiva nei prossimi dodici mesi, contro una media europea del 64%. I connazionali che, al contrario, ritengono ci siano i margini per una ripresa sono il 13% (contro l’11% dell’Europa), cifra che supera di 2 punti il valore registrato nel 2012.
In apprezzabile miglioramento anche la propensione al consumo: cala di tre punti percentuali (dal 92 all’89%) la quota del campione che considera mediocre o pessimo il momento presente per acquistare ciò che “si desidera” o di cui si “ha bisogno”, e aumenta di tre il numero di coloro che ritengono quello attuale un buon momento per fare acquisti. In merito all’impiego del denaro che resta dopo aver comprato l’essenziale, la maggioranza degli italiani (il 38%) dichiara di investirlo in forme di risparmio; seguono abbigliamento (il 30%, 11 punti in più rispetto al 4° trimestre 2012) e nell’intrattenimento out of home (il 23%, +10). L’incremento registrato dello shopping è riconducibile soprattutto al periodo in cui è stata condotta la Global Survey, vale a dire febbraio, la stagione dei saldi.
L’80% degli intervistati, inoltre, ha dichiarato di avere cambiato strategie di acquisto da un anno a questa parte, con l’obiettivo di risparmiare danaro per il mantenimento della casa.
Utili indicazioni anche dai profili di acquisto: i consumi sui quali gli italiani dicono di aver tagliato meno sono lo svago, le vacanze brevi e gli alcolici. Sul fronte risparmi, invece, aumenta l’attitudine a un utilizzo avveduto dell’auto, a ottimizzare i consumi di gas/elettricità, ridurre le spese per apparati tecnologici (Pc/Mobile), ricontrattare mutui/prestiti.
Nielsen: consumatori italiani un po’ più ottimisti
Secondo l'ultima Global survey dell'istituto di ricerche, ammonta al 54% la quota di connazionali che ritiene impossibile l'avvio della ripresa nei prossimi 12 mesi. In Europa la media arriva al 64%.
(Visited 23 times, 1 visits today)