Secondo una recente ricerca GfK, condotta su 195 medici di medicina generale e 976 specialisti, il 93% dei medici, in Italia, utilizza ogni giorno il web per la professione, per un tempo medio di otto ore settimanali. Gli accessi alla rete avvengono non più solo da pc, ma anche da altri dispositivi: l’88% dei medici utilizza uno smartphone per lavoro, con un incremento del 51% rispetto al 2013, e il 61% un tablet.
Portali dedicati, ma anche social e App
Più del 30% degli aggiornamenti scientifici dei medici avviene attraverso la rete, soprattutto per il medico specialista. Internet rappresenta uno dei primari canali di informazione con i siti web, i portali dedicati, le banche dati, la letteratura, le riviste e gli articoli.
Nella formazione del medico anche i social ricoprono un ruolo attivo. Infatti, più della metà del campione – il 59% degli specialisti e il 54% dei medici di base – utilizza i canali social a fini professionali: network di colleghi, associazioni scientifiche, riviste scientifiche e siti di aziende farmaceutiche.
Il 30% di tutti i medici utilizza Facebook, mentre LinkedIn viene consultato soprattutto dagli specialisti per il 28%, contro il 17% dei medici di base.
Molto attiva anche la comunicazione “peer to peer” per un confronto con i colleghi: si creano Gruppi WhatsApp (38% di specialisti e 32% di medici di base) o mailing list di gruppo tra colleghi che si conoscono (29% tra gli specialisti e 23% tra i medici di base). Gli argomenti variano molto anche in funzione della specializzazione del medico: per esempio, mentre lo specialista utilizza il confronto con i colleghi soprattutto per analizzare casi clinici (80%), il medico di base, nell’82% dei casi, si scambia informazioni sugli aspetti normativi e burocratici della professione.
Lo specialista poi usa il canale Youtube per seguire congressi, presentazioni di esperti o tutorial sull’uso di un device medico; mentre il medico di base prevalentemente per diagnostica per immagini e tutorial sull’uso di un device medico.
Anche le App dedicate alla professione vengono ampiamente utilizzate: l’85% dagli specialisti e il 73% dai medici di base, soprattutto per la posologia dei farmaci, per i calcoli di indici medici specifici e per le interazioni farmacologiche. Mentre il 10% dei medici consiglia al paziente app specifiche che consentono di ricordare al paziente le visite di controllo, monitorare l’aderenza alla terapia, comunicare e condividere esami e referti con il medico.