C’è tempo fino alle ore 12.00 del primo luglio 2019 per iscriversi alla VII edizione del Master universitario di II livello in Clinical Pharmacy, che ha come obiettivo la formazione della figura professionale del farmacista clinico di comunità. Tre atenei coinvolti, Cagliari, Milano e Granada, e la Sifac (Società italiana di farmacia clinica).
Il master si propone di formare figure in grado di occuparsi della salute dei pazienti che arrivano in farmacia, alla luce dell’evoluzione avvenuta negli ultimi anni: dalla tipica attività di dispensazione del farmaco alla cura del paziente. Sono oggi richieste competenze e conoscenze nell’ambito dei disturbi minori, della presa in carico del paziente cronico, della gestione della farmacia dei servizi (analisi, telemedicina, check, screening, servizi diagnostici).
Competenze specifiche su pazienti cornici e prevenzione
«Sin dalla sua prima edizione il master è stato considerato un riferimento d’avanguardia nel panorama italiano della formazione universitaria certificata, contribuendo a formare e a definire la figura del farmacista clinico, un ruolo di cerniera tra il medico e il paziente, che affianca la classe medica nella terapia dei minor disaese con protocolli definiti e condivisi e indirizza il paziente alla corretta applicazione della terapia», dichiara Paola Minghetti, direttrice del Master dell’Università di Milano durante la presentazione del bando.
«In questi anni», sottolinea Corrado Giua Marassi, presidente della Sifac e coordinatore, «il Master è stato riconosciuto come luogo di eccellenza nell’elaborazione e ricerca di progetti che hanno visto crescere il ruolo del farmacista clinico e della farmacia dei servizi. Questo riconoscimento ci rende orgogliosi e ci motiva ogni giorno nel continuare a sperimentare modelli didattici innovativi e a proseguire nella definizione e specializzazione della figura del farmacista clinico. Ci piace dire che per questa settima edizione il farmacista clinico si fa in tre». Sono infatti tre le dorsali didattiche che definiscono tre aree di competenza: inquadramento clinico e gestione dei disturbi minori; presa in carico del paziente cronico; prevenzione ed educazione sanitaria.
La figura del farmacista clinico dunque possiede competenze circa l’inquadramento e la gestione dei disturbi minori, oltre che l’individuazione delle terapie più adatte secondo il caso clinico specifico, con un approccio al paziente basato su algoritmi diagnostici standardizzati. Il farmacista clinico sviluppa inoltre delle competenze specifiche per la presa in carico del paziente cronico, e acquisisce capacità per condurre un’efficace azione di educazione sanitaria e di prevenzione primaria, secondo i gold standard europei di best practice. La figura professionale del farmacista clinico apprende infine delle basi atte a condurre studi osservazionali all’interno della farmacia di comunità.
«Siamo particolarmente soddisfatti di questo ulteriore passo», afferma Anna Maria Fadda, direttrice del master dell’Università di Cagliari, «e del contributo formativo e concettuale che il sistema universitario attraverso questo percorso formativo continua a dare alla crescita e all’innovazione della farmacia clinica nel sistema sanitario nazionale, apportando efficienza, miglioramento della tutela della salute e risparmio sanitario».