Un dolore pulsante, un cerchio alla testa o la sensazione di essere “scavati” da un punteruolo in un lato del cranio: il 55% della popolazione italiana soffre di mal di testa di intensità da normale a forte, con una frequenza media di una o due volte al mese. Lo rivelano i risultati dell’indagine condotta dall’istituto di ricerca GfK Eurisko e promossa da Angelini. Si tratta di un disturbo molto diffuso, che spesso viene sottovalutato o affrontato in ritardo: il 75% degli intervistati ha dichiarato di ricorrere all’uso di farmaci, ma il 38% di questi aspetta ad assumerli, perché vuole vedere se il dolore passa da solo.
Eppure in molti casi esistono segni premonitori che segnano l’inizio di un episodio, e se individuati e non trascurati permettono di intervenire tempestivamente e con maggiore efficacia. «Le evidenze scientifiche, confermate nella pratica clinica del trattamento dell’emicrania, la forma più comune di mal di testa, dimostrano che esiste una fase premonitoria» spiega Gennaro Bussone, primario emerito dell’Istituto neurologico Besta di Milano «soprattutto le donne – perché i casi di emicrania si manifestano in un rapporto donna-uomo di 3 a 1 – si sentono più nervose, mostrano maggiore appetito e spesso hanno più voglia di mangiare dolci, e lamentano una maggiore sensazione di gonfiore e ritenzione idrica. Poi compare il dolore che, nel caso dell’emicrania più frequente senza aura, è un dolore intenso, che si manifesta in un lato del capo, ma può anche estendersi ad altre zone come la fronte e le tempie».
L’attacco porta con sé nausea, fotofobia e fonofobia e costringe spesso a stare distesi al buio. La fase acuta può durare fino a un’ora e poi va attenuandosi. «Nella maggior parte dei casi» riprende Bussone «gli attacchi sono occasionali, ma se la frequenza aumenta è importante rivolgersi a un esperto e ricorrere ad accertamenti neuro-strumentali, per evitare che il mal di testa si trasformi da un disturbo episodico a una condizione cronica». Capire quando nasce il mal di testa è il primo passo per intervenire in tempo. L’indagine rivela che per gli italiani sono lo stress (51%) e la stanchezza (32%) le principali cause scatenanti il mal di testa. Per le donne cause importanti sono anche il ciclo mestruale (28%) e problemi di cervicale (32%). «Le cause variano da individuo a individuo» conclude Bussone «ed è quindi molto utile, quando si verifica un episodio di mal di testa, anche se occasionale, tenere traccia delle circostanze in cui si è verificato e delle sue caratteristiche».
Mal di testa, problema per un italiano su due
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