Lo stabilimento Angelini, esempio di vision ed efficienza

Lo stabilimento Angelini, esempio di vision ed efficienza

Un’eccellenza italiana nella produzione di farmaci, dispositivi medici, presidi medico-chirurgici e cosmetici: parliamo dello stabilimento Angelini di Ancona, una struttura altamente tecnologica che, negli ultimi anni, si è caratterizzata per una crescita sorprendente raggiungendo nel 2016 i centoquattro milioni e mezzo di pezzi prodotti (di cui quasi il 30% destinato all’export) con un incremento superiore al 5% rispetto all’anno precedente. È stato così ottenuto un risultato storico: il superamento del tetto dei cento milioni di pezzi prodotti in un solo anno. In particolare questo sito può vantare la quasi totale produzione del medicinale più venduto nel nostro Paese, la Tachipirina, con circa trentotto milioni di unità.


Un fatturato in crescita esponenziale

Attivo dal 1983 lo stabilimento di Ancona – uno dei tre siti italiani del polo farmaceutico, oltre a quello di Aprilia (Fine Chemicals) e Casella (Amuchina) – in trentaquattro anni ha oltrepassato la soglia dei due miliardi di pezzi. Molto significativi sono soprattutto i numeri relativi agli ultimi diciassette anni di attività: dal 2000 al 2016 i volumi sono cresciuti del 90%, l’occupazione è aumentata del 65% (da trecentocinquantotto addetti a cinquecentonovanta) e sono stati investiti centodieci milioni di euro. E tutto questo con un miglioramento costante sia degli indicatori di qualità, con un incremento del 18%, sia degli indici infortunistici che hanno fatto registrare una riduzione degli incidenti sul luogo di lavoro di circa l’80%. L’intero polo farmaceutico è una realtà che, tra Italia ed estero, impiega tremila persone e che nel 2016 ha fatturato oltre ottocentotrenta milioni di euro, realizzati per il 54% nel nostro Paese, con una crescita complessiva di quasi il 2% rispetto al 2015 e del 130% rispetto al 2000.


Attenzione alla sostenibilità ambientale

Tra i molti punti di forza del sito di Ancona merita di essere sottolineata la capacità di coniugare l’attività produttiva con le esigenze di sostenibilità ambientale. A tale proposito Egiziano Iencinella, Direttore Industriale del polo farmaceutico dal 2000 al 2016, dichiara: «poniamo grande attenzione alla sicurezza e all’ambiente. Per questo motivo abbiamo realizzato un cogeneratore di energia elettrica e un impianto fotovoltaico che ci rendono autonomi per oltre il 60% nella produzione di energia. Ciò ha notevolmente ridotto le emissioni in atmosfera: quattromila tonnellate di CO2 in meno ogni anno che equivalgono alla piantumazione di mille ettari di bosco».


Un modello cui ispirarsi anche in farmacia

Un modello di efficacia ed efficienza, quello dello stabilimento anconetano, che si basa su una vision che può essere applicata in altri ambiti lavorativi dove queste qualità sono fondamentali per un business di successo, come per esempio l’attività di una farmacia. Risultano quindi preziosi gli impliciti suggerimenti offerti dalle testimonianze dei protagonisti di questa esperienza. «Diversi sono gli elementi che ci hanno permesso di arrivare all’eccellenza oggi rappresentata dal sito di Ancona e in generale dall’intero polo» spiega Iencinella. «Tra questi una chiara visione del futuro, la capacità di innovazione e la ricerca continua, la volontà comune di migliorare costantemente, le competenze elevate del personale, su cui abbiamo investito molto e soprattutto un ottimo gioco di squadra». Ciò che ha fatto davvero la differenza – specifica – sono le persone, che abbiamo sempre voluto coinvolgere, a tutti i livelli, e con le quali abbiamo condiviso piani industriali, strategie e risultati. Si guarda sempre comunque al domani. «La prospettiva futura» commenta Gianluigi Frozzi, Ceo Pharma di Angelini, «è quella di crescere ancora: ad Ancona puntiamo ad aumentare la produzione di un ulteriore 25% entro il 2020; come polo, l’obiettivo è superare fra tre anni il miliardo di euro di fatturato. Per raggiungere questo ambizioso traguardo, già nel corso del 2016 abbiamo incrementato del 37% gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, ma prevediamo di stanziare nuove risorse anche nei prossimi anni». Continui investimenti e attenzione al capitale umano: questa in sintesi la ‘ricetta’ vincente che potrebbe essere seguita con profitto da ogni imprenditore seppur in scala ridotta.

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