‘Il potere d’acquisto delle famiglie è basso e non è ancora tornato ai livelli pre-crisi: -6,3% nel 2017 rispetto al 2008. I consumi stentano: -2% nello stesso periodo. E i soldi restano fermi: la liquidità è aumentata del 17,1% nel periodo 2008-2018.’ Siamo ufficialmente in recessione. È quanto emerge dalla ricerca “Miti dei consumi, consumo dei miti” realizzata dal Censis in collaborazione con Conad.
Consumatori egocentrati
In questo contesto di incertezza e recessione, i consumatori sono sempre più egocentrati, pensano a se stessi e alla propria famiglia non trovando nella società conforto e l’uso delle piattaforme amplifica il fenomeno. Cita il rapporto ‘il 90,8% degli italiani non ha modelli a cui ispirarsi e il 49% (il 53,3% tra i più giovani) è convinto che oggi chiunque possa diventare famoso. Ecco l’immaginario collettivo in cui tutti sono divi o possono diventarlo, e allora nessuno lo è più.’
I consumi dell’ego
In quest’ottica si spiega la tendenza ad acquistare prodotti che soggettivamente fanno stare bene. In crescita dunque le categorie merceologiche che esaltano questo valore ma anche quelle che sostengono l’intenzione di promuovere il nostro Paese: i «free from», i prodotti con farine benessere a base di cereali superfood, i prodotti biologici, i prodotti certificati.
In discreta crescita nei punti vendita Conad anche gli integratori con un +3,3% in valore nel periodo gennaio-agosto 2017-2018, di cui gli antiossidanti +19,5% e le vitamine e i minerali +12,3%.
L’Amministratore Delegato di Conad Francesco Pugliese afferma: «La crisi che sta attraversando l’Italia non è più solo economica, ma anche sociale: la politica del rancore e dell’intolleranza ha incoraggiato la diffusione di un atteggiamento di chiusura e di ostilità in tutti gli strati della società. Ma una società che resta ripiegata su se stessa, intrappolata nella paura e diffidente verso tutto ciò che è altro, non può che decrescere. Compito delle imprese è remare in direzione opposta, dando spazio ai valori positivi attraverso una narrazione in cui emergono principi come condivisione e comunità. E adottando un modello di impresa improntato alla sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale ed economica».
Sicuramente le Farmacie possono contribuire a promuovere valori positivi, sviluppando ulteriormente la loro capacità di condivisione nelle comunità in cui operano.