Il metodo delle gare centralizzate per l’acquisto dei glucometri, delle strisce reattive e delle lancette pungidito è stato seguito, tra le prime Regioni d’Italia, dal Piemonte dove si è visto cambiare, dal punto di vista dei meccanismi di distribuzione, il flusso di questi dispositivi dai produttori e dai prescrittori, attraverso i farmacisti fino ai pazienti, con particolare attenzione al mondo della farmacia. La situazione precedente all’adozione delle gare centralizzate aveva visto un ampliamento del mercato delle strisce per il controllo della glicemia e molte aziende produttrici avevano deciso di adoperare la leva della distribuzione gratuita del misuratore di glucometro quale elemento di concorrenza. Di conseguenza molte aziende, grandi e piccole, si rivolgevano ora alle farmacie convenzionate, ora ai centri antidiabetici, ora alle associazioni dei pazienti per cercare di diffondere sul mercato i propri glucometri come lettori di strisce. In questo modo ogni striscia diveniva un prodotto esclusivo perché letto solo dal glucometro dell’azienda. In particolare, siccome esisteva un prezzo concordato con la Regione, più basso era il costo che l’azienda produttrice di strisce faceva, maggiore era il ricavo per la farmacia. Pertanto, in alcuni casi, al paziente veniva proposto il cambiamento del glucometro e della futura dotazione di strisce.
Dopo l’adesione alla Convenzione Consip
Sulla base degli elementi riportati e considerato il lavoro della Consip, che ha permesso l’individuazione di dispositivi di alta qualità grazie al lavoro di una commissione di esperti, la Regione Piemonte ha deciso di aderire alla convenzione della società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia che ha spuntato un prezzo sul mercato molto conveniente. La Regione nel frattempo ha siglato un accordo con le farmacie che riconosce loro un onorario per la distribuzione ai pazienti sia dei misuratori che delle strisce. Grazie a questa operazione sono state ottenute economie di scala su base annua valutabili in svariati milioni di euro. L’aggregazione degli acquisti sembra dunque portare risparmi in termini economici al sistema sanitario nazionale migliorando anche la qualità del prodotto disponibile. Nello stesso tempo, per il farmacista la situazione sotto il profilo dei ricavi non viene sostanzialmente modificata grazie all’onorario di distribuzione e la gestione delle scorte può divenire più agevole.
Un argomento nuovo e dibattuto
Anche se il risparmio risulta notevole rispetto al prezzo medio praticato alle Pubbliche Amministrazioni che acquistano al di fuori delle convenzioni (-18% per le strisce reattive e -43% per le lancette pungidito) va detto che questo sistema è piuttosto criticato dagli assistiti e dai diabetologi, principalmente perché si vedono privati della libertà di scelta di uno strumento di cura equiparabile a tutti gli effetti a un farmaco. Tornando ai farmacisti, è stato proposto dal ministero che siano loro a occuparsi dell’insegnamento dell’uso dello strumento. Ma anche questo punto è oggetto di dibattito e con dei perimetri ancora da definire.