Il Quotidiano Giuridico pubblica la notizia dello slittamento per il mancato arrivo dei pareri delle Commissioni speciali per gli atti urgenti del Governo. Si tratta di un passaggio tecnico per cui il recepimento della delega slitta al 21 agosto 2018.
Cosa prevede regolamento europeo 679/2016
Tale regolamento si occupa della libera circolazione e protezione dei dati personali. Il documento prevede che la privacy venga regolata in tutta Europa dal GDPR (General Data Protection Regulation). Essendo un regolamento, non necessita di una normativa di carattere nazionale per essere recepito, ma in alcuni settori il legislatore può intervenire per riuscire ad adeguarlo alle leggi statali. Sono diverse le aree del regolamento dove il Governo di ogni stato europeo poteva “intervenire”.
L’Italia rallenta
I relatori dello schema di D.Lgs. di recepimento del Regolamento (UE) 2016/679 hanno concordato sull’opportunità di approfondire la discussione attraverso un ciclo di audizioni informali. Perplessità anche dal Garante, che ha inviato il proprio parere chiedendo delle modifiche al testo. Per forza del mancato arrivo dei pareri, ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della legge n. 234 del 2012, il termine ultimo del recepimento della delega da parte del Governo slitta dal 21 maggio 2018 al 21 agosto 2018.
Poiché il GDPR è entrato in vigore il 25 maggio scorso, ci sarà una sovrapposizione tra le disposizioni europee e il codice della privacy attualmente vigente: tra le norme del Regolamento che non avranno problemi di attuazione, rientrano quelle in tema di data breach (che disciplinano gli incidenti nella gestione dei dati) e sul responsabile dei dati.
Comunque dal 25 maggio 2018 anche in Italia come in ogni altro Paese Ue, trova piena ed integrale attuazione il GDPR, con disapplicazione delle parti in contrasto del Codice privacy. Quando il Governo avrà adottato il proprio Decreto delegato di cui alla Legge n. 163/2017 (si è detto, entro e non oltre il 21 agosto 2018) il GDPR sarà pienamente integrato alla nostra normativa nazionale.
Fonte: Quotidiano Giuridico