Il bilancio delle vendite del Largo Consumo Confezionato dopo cinque mesi è decisamente positivo confermando i segnali in questo senso emersi nei mesi precedenti: la battuta d’arresto di maggio (in parte attesa dopo l’exploit di Pasqua) non influisce significativamente sul saldo della prima parte dell’anno. L’avvio favorevole (dal punto di vista climatico) del periodo primaverile sta spingendo le categorie merceologiche con stagionalità estiva.
Alimentari e Bevande sono le categorie che trainano la crescita del comparto del Largo Consumo nei primi cinque mesi dell’anno.
I prezzi del Largo Consumo Confezionato tornano in terreno negativo in maggio; anche questo è un fatto in buona parte scontato a causa della particolare fasatura delle azioni di offerta a supporto della Pasqua (caduta il mese precedente). Il calo delle pressioni di costo sul fronte delle materie prime energetiche potrebbe nel prossimo futuro ammorbidire le spinte al rilancio dei prezzi emerse a cavallo fra il 2016 e l’anno corrente.
Il ricorso alle promozioni di prezzo durante i primi cinque mesi dell’anno è risultato al di sotto dei livelli del periodo corrispondente del 2016, nonostante il dato di maggio che «rimbalza» su un valore molto basso registrato nello stesso mese dell’anno scorso.
Le Marche del Distributore o Private Label (come i prodotti a marchio Coop o Esselunga) segnano uno spunto positivo delle vendite in maggio che contribuisce a riportare la loro quota di gennaio-maggio del 2017 sui livelli dello stesso periodo dell’anno scorso.