Dompé ha annunciato la prematura scomparsa di Eugenio Aringhieri, amministratore delegato del gruppo, uno dei manager più affermati e stimati della farmaceutica italiana. Cinquantotto anni, sposato e padre di due figli, Aringhieri è stato colto da un malore mentre si trovava a Boston. La redazione di Pharmaretail porge alla famiglia e all’azienda le più sentite condoglianze per la perdita di uno dei più capaci alti dirigenti del nostro settore.
Tutta l’industria italiana perde un uomo pragmatico e visionario al tempo stesso.
Da dieci anni al vertice del gruppo
Dopo un’esperienza in Janssen, Aringhieri era entrato, ventidue anni fa, in Dompé, azienda che guidava da un decennio
«Apprezzato dalla comunità scientifica internazionale», sottolinea una nota ufficiale, «Aringhieri aveva contribuito alla realizzazione di importanti joint venture dell’azienda con partner come Amgen e Biogen. Nel 2012 aveva guidato l’acquisizione della società Anabasis dando corpo all’impegno aziendale nel campo delle malattie rare dell’occhio e più di recente, nel 2016, aveva dato un contributo essenziale per l’acquisizione del ramo farmaceutico dell’azienda Bracco». Vincitore nel 2016 del premio come Best European Ceo of the year nel biotech, era stato da poco riconfermato al vertice del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria.
«Il presidente Sergio Dompé», prosegue la nota, «che lo ricorda come un grandissimo amico, un fantastico padre, un impareggiabile marito e un uomo dalla grande professionalità che ha guidato l’azienda con visione e capacità, ha dichiarato di voler seguire la strada tracciata insieme a Eugenio Aringhieri per l’azienda, dando ancora più slancio al suo progetto come guida per il domani».