Il 3 maggio è stato approvato in Senato il nuovo DDL Concorrenza che prevede l’apertura al capitale privato nella proprietà della farmacia. Il provvedimento è stato al centro di un forte dibattito circa le ripercussioni che si avranno sul mercato. Una delle questioni più controverse riguarda il tetto massimo, fissato al 20%, del controllo diretto o indiretto delle farmacie del territorio regionale, da parte dei titolari di farmacia. Al riguardo si sono espressi in maniera molto critica il presidente del Mnlf, che afferma come il DDL di fatto segni «la fine della concorrenza nel mercato distributivo dei farmaci con l’arrivo delle multinazionali», e il Comitato Centrale di Fofi che afferma «si apre all’oligopolio. Il tetto del 20% è risibile e irrilevante».
Le opinioni
Se la questione dell’ingresso di capitali privati nella gestione delle farmacie, con l’attuale formulazione, si presta a critiche per i rischi oligopolistici, dall’altro apre la strada a nuove e più semplici forme di finanziamento e ricapitolazione degli esercizi da parte dei farmacisti. Di questo avviso è Maurizio Rezzesi, responsabile BU Farmacie di Banca IFIS Pharma, che della riforma dice «porterà un’iniezione di liquidità nel sistema farmacia e offrirà al farmacista la possibilità di ottenere supporto da parte degli imprenditori, i quali, proprio grazie al DDL, potranno investire il proprio capitale nella gestione della farmacia». La Banca IFIS Pharma è specializzata nell’offrire ai farmacisti la possibilità, attraverso lo strumento del finanziamento a medio-lungo termine, di diminuire i tempi di dilazione per il pagamento delle forniture di medicinali, permettendo al titolare dell’esercizio di ottenere migliori condizioni economiche di acquisto, a vantaggio della marginalità della farmacia.
L’offerta di strumenti finanziari
L’offerta prevede un pacchetto di soluzioni, quali il finanziamento e l’anticipo sul credito verso le ASL, per rispondere alle varie necessità finanziarie delle farmacie. Più in dettaglio, mediante l’anticipo del credito verso le ASL, Banca IFIS Pharma supporta la necessità di credito a breve termine delle farmacie con lo strumento tecnico del factoring: la farmacia cede i crediti vantati verso le ASL a Banca IFIS, la quale può erogare un anticipo alla farmacia permettendole di far fronte alle necessità più impellenti.
Per il finanziamento nel dettaglio ci sono una serie di opportunità:
1. il finanziamento a medio e lungo termine per la ristrutturazione dei debiti di fornitura, uno strumento che risponde alle necessità di riscadenzare in modo più agevole la propria posizione debitoria nei confronti dei fornitori. È previsto il pagamento rateale mensile il cui importo non appesantisce la gestione corrente della farmacia e allo stesso tempo permette di ridurre i tempi medi di pagamento delle forniture, con un conseguente aumento della marginalità;
2. il finanziamento pensato appositamente per l’apertura di nuove sedi, che agevola l’acquisto delle stigliature e l’allestimento dei locali, così come delle attrezzature e dei programmi gestionali, oltre al cosiddetto “primo impianto” con un finanziamento fino a 10 anni. Un team di esperti, inoltre, offre un supporto nell’individuazione delle soluzioni di finanziamento più adatte alle esigenze della singola attività.