Nell’emergenza Corvid-19 le farmacie non hanno mai chiuso e i farmacisti non si sono mai fermati. Da dietro il banco hanno visto persone spaventate perché non riuscivano a mettersi in contatto con il medico di famiglia e altre arrabbiate alla ricerca di mascherine e gel disinfettante. I farmacisti hanno gestito ordini via mail, ricette dematerializzate da stampare, parenti che cercavano ossigeno per i propri familiari malati. In prima linea stanno aiutando chiunque entri in farmacia, ma chi aiuta i farmacisti? Ci ha pensato Fenagifar, organizzando un servizio di ascolto e condivisione con supporto psicologico per i farmacisti.
Un ciclo di webinar con la psicologa
L’iniziativa #iorestoinascolto, organizzata da Fenagifar con la collaborazione di Edra, sfrutta le potenzialità del canale remoto per offrire ai giovani farmacisti d’Italia la possibilità di ricevere un supporto psicologico, prezioso in giornate così critiche.
Al primo webinar, che si è svolto lunedì 6 aprile alle 13, hanno partecipato trenta farmacisti, ovvero il numero massimo consentito per l’incontro.
«Come Fenagifar abbiamo voluto fare qualcosa di concreto per i colleghi», spiega a Pharmaretail Antonella Boldini, probo viro di Fenagifar e organizzatrice dell’iniziativa. «Gli operatori sanitari in generale sono stati stati definiti eroi, ma non abbiamo i superpoteri, in realtà siamo solo persone che fanno bene il proprio lavoro, e abbiamo anche noi bisogno di trovare un momento per condividere quello che sta succedendo in questa emergenza. In particolare, poterlo fare con l’aiuto di una psicologa ci permette di elaborare meglio l’esperienza sul campo». E aggiunge: «Come farmacisti siamo abituati a lavorare secondo protocolli e in modo razionale, siamo poco inclini a soffermarci a pensare a quello che succede a noi. In questa situazione abbiamo anche noi bisogno di conforto, di supporto».
Il farmacista si è trovato a dover fronteggiare quotidianamente la pandemia, facendosi carico dei problemi della popolazione, con un ruolo di cerniera fra i cittadini e un Sistema sanitario nazionale messo a dura prova dalla situazione, ma come tutti non è immune né alla malattia né allo stress.
«L’orario del primo webinar è stato scelto perché ci siamo resi conto che nessuno esce più dalla farmacia per la pausa pranzo: un po’ per portare avanti la parte burocratica del lavoro, un po’ per evitare di tornare a casa mettere a rischio i familiari. Ma stiamo pensando per i prossimi appuntamenti anche a un orario serale. Infatti, molti farmacisti si sono messi in una specie di autoisolamento e la sera rischia così di diventare un momento di solitudine, che vorremmo trasformare positivamente in una occasione di condivisione».
Che siano sul territorio o nelle corsie ospedaliere, «i farmacisti si confermano ancora una volta un punto di riferimento», afferma Lara Bellardita, psicologa clinica e consulente in Psicologia della salute e del benessere, che collabora con Fenagifar e che si è resa disponibile per i webinar. «È il momento di rendere loro un supporto: parleremo e individueremo insieme quelli che possono essere piccoli, ma concreti, aiuti per la miglior gestione di questa emergenza».
In conclusione, «il concetto che ci portiamo a casa dopo questo primo incontro virtuale è di avere uno sguardo gentile nei confronti di noi stessi, trovare un momento di attenzione per sé», sottolinea Boldini. «Anche se per molti di noi, abituati ad essere sempre in prima linea ed oggi quasi in trincea, è difficile ammettere di avere bisogno di spazio di conforto, perché lo viviamo come una debolezza».
Le date dei prossimi webinar verranno presto comunicate attraverso i canali Fenagifar.