La stagione dell’influenza e delle sindromi parainfluenzali è cominciata. La farmacia e i farmacisti sono consapevoli di essere da sempre un punto di riferimento per domande e consigli relativi alle malattie dell’inverno. In che misura? Adesso è possibile quantificarlo: una recente ricerca dal titolo “Gli italiani e l’influenza stagionale” condotta da Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione che fa parte di Federchimica, ha delineato gli atteggiamenti degli italiani nei confronti dell’influenza.
Dall’indagine è emerso che il 23,2% della popolazione, in caso di influenza, si affida al consiglio del farmacista.
Ancora alta la percentuale di chi assume gli antibiotici
L’indagine ha individuato quattro profili di comportamento degli “influenzati” italiani. Una prima tipologia è definita dagli iper-apprensivi: sono soprattutto uomini (18,4% vs 15% delle donne) e, in caso di influenza, contattano subito il medico o addirittura si recano al Pronto Soccorso; ci sono poi gli stakanovisti: il 22,4% (24,6% tra gli uomini e il 20,2% tra le donne) cerca di continuare la vita di sempre, eventualmente assumendo farmaci con la convinzione di azzerare in fretta i sintomi. Un terzo gruppo è quello definito dei disinformati: una percentuale di persone si affida al consiglio di amici e parenti o a ricerche su internet per curare l’influenza. Ricorrere al web è un comportamento diffuso soprattutto tra gli uomini (8,8%, rispetto all’1,2% delle donne). Infine i frettolosi: ovvero coloro che non aspettano di essere guariti completamente dall’influenza e riprendono prima del tempo la vita di sempre.
Secondo la ricerca, condotta online su un campione rappresentativo della popolazione internet, la maggioranza degli italiani, (55%), dichiara di assumere un comportamento corretto in caso di influenza: si mette a riposo, assume farmaci di automedicazione e contatta il medico solo se dopo 3 giorni non nota un miglioramento. Una percentuale che è più alta tra le donne (61,7%) rispetto agli uomini (48,5%). La restante popolazione si divide tra chi ritiene corretto intervenire con risolutezza al primo sintomo contattando immediatamente il medico, prendendo un antibiotico o andando al pronto soccorso (17%) e chi ritiene più saggio non fare nulla (né contattare il medico, né assumere farmaci da banco) se non riposarsi e cambiare alimentazione (22,4%).
Per il 53,2% della popolazione la figura di riferimento in caso di influenza è il medico di base. Il 23,2% della popolazione invece si affida al consiglio del farmacista. Nel 29,8% dei casi non si chiede consiglio a nessuno ma ci si basa sulla propria esperienza, curandosi con farmaci da banco che già si conosce.
Ancora alta la percentuale di chi crede che gli antibiotici siano un rimedio efficace contro l’influenza (16,2%), soprattutto tra i giovanissimi, con una percentuale del 29,2%.
Per quanto riguarda la scelta dei farmaci, il 64% degli italiani opta per quelli di automedicazione come primo rimedio in caso di influenza. Rimane un 24% che si affida ai rimedi della nonna cioè bevande calde, spremute, latte e miele.
Infine, per molti italiani la migliore cura contro l’influenza è rappresentata dalla prevenzione. A questo proposito, la maggioranza mette in atto comportamenti corretti come evitare gli sbalzi di temperatura (55,2%) e lavarsi spesso le mani (41,3%). Resta sostanzialmente stabile il ricorso al vaccino negli ultimi due anni: a totale campione la quota di rispondenti che dichiarano di essersi vaccinati è stabile attorno al 14%, ma sembra che l’abitudine a vaccinarsi si stia diffondendo maggiormente nella popolazione maschile che in quella femminile.