Cinque distinte campagne sulla prevenzione del rischio cardiovascolare, un tour formativo che da qui alla fine del mese toccherà una quindicina di città, ampia copertura sui media nazionali e, infine, comunicazione “hi-tech” con app per i-phone e pagine dedicate sui principali social network. Sono i contenuti essenziali della stagione 2013-2014 di Farmacia amica del cuore, il progetto lanciato nel 2011 a Torino da un gruppo di farmacie pilota e poi trasformatosi dall’anno successivo in una onlus che oggi coinvolge più di 400 presidi.
Cinque, come si diceva, le campagna in programma, strutturate con la collaborazione con Shackleton Consulting, Eg Generici e Corman e rivolte a temi legati alla prevenzione cardiometabolica: da maggio a giugno la pressione arteriosa (in modo da sovrapporsi al 17 maggio, Giornata mondiale dell’ipertensione), quindi tra luglio e agosto il caldo, da settembre a dicembre ancora la pressione, da gennaio a marzo 2014 il metabolismo e da aprile a maggio il movimento. Per ciascuna campagna, le farmacie riceveranno materiali per la comunicazione, strumenti web e approfondimenti formativi per aumentare il traffico sul punto vendita, promuovere informazione e diffondere una corretta cultura della prevenzione. Inoltre, verranno offerti screening gratuiti che, assieme al materiale divulgativo, sensibilizzeranno i clienti sui fattori di rischio legati alle patologie cardiovascolari, responsabili del 44% dei decessi in Italia.
Ma la novità principale di quest’anno è, come già anticipato, il massiccio ricorso ai cosiddetti “new media”: su Youtube verrà aperto un canale Farmacia amica del cuore per parlare di rischio cardiovascolare ai cittadini, anche per mezzo della voce dei farmacisti stessi. Inoltre, le farmacie potranno distribuire ai loro clienti una “app” per i-phone che periodicamente fornirà informazioni e aggiornamenti per tenere viva l’attenzione sulle campagne e favorire il traffico sul punto vendita. Infine, verranno anche aperte due pagine su Facebook e Twitter in modo da raggiungere i consumatori, condividere informazioni e attività, scambiare case-history di successo. «Lo sbarco sui social network è l’aspetto che sta piacendo di più ai farmacisti» commenta Nicola Posa, amministratore delegato di Shackleton Consulting (anch’essa da poco su Facebook con una pagina di news sulla filiera) «anche perché si comincia a colmare un gap che la farmacia non può più permettersi».