È finita l’era delle veline e del ‘beauty look’. Alla profumeria piena zeppe di prodotti cool e di tendenza raccomandati dalle celebrities si preferisce varcare la soglia dei negozi specializzati in skin-care. È il momento del ‘beauty feel’, ovvero della nuova concezione di bellezza che predilige all’apparenza una sensazione autentica legata alla salute. Questo il principale cambiamento nei bisogni dei consumatori alla soglia dell’anno nuovo che i farmacisti di sicuro devono conoscere.
Look e salute
Si tratta di un cambiamento da rivelare perché il desiderio di maggiore salute che trapela dal look dei prossimi anni è associato a una maggiore richiesta di prodotti cosmetici più efficaci, con tanto di prove dermatologiche e di laboratorio che lo dimostrino e formule più affini alla dermatologia che alla moda. Sale la richiesta di cosmetici che abbiano benefit perfino terapeutici per la pelle e i capelli. Insomma, in tutto il mondo, si assiste al ritorno della dermocosmesi (da sempre disponibile nelle farmacie) e il legame del concetto di salute con l’efficacia restituisce ai prodotti del settore una maggiore sostanza e più scientificità. Che sia dimostrata, però.
Questo il succo del nuovo report condotto da Euromonitor International, agenzia londinese di rivelamenti di social-marketing che sonda venti paesi nel mondo e che per questo sondaggio ha coinvolto 20.000 consumatori sparsi per il globo. La parola ‘bellezza’ oggi significa ‘apparire più sani’ per il 55% del campione, ‘igiene e pulizia’ per poco più del 50%, ‘sentirsi bene con la propria pelle’ per il 45%, ‘fiducia in sé stessi’ per oltre il 40%, ‘essere presentabili’ per il 35%, ‘essere al massimo’ per il 30%. Solo per meno del 30% il termine ‘bellezza’ è associato al ‘sembrare giovani’.
Il consiglio di bellezza
Il 18% dei soggetti coinvolti nel report si rivolge al dermatologo per la prescrizione dei prodotti per lo skin-care e il 9% ricerca ingredienti usati anche in medicina e in dermatologia. «Aumenta il numero dei consumatori che consultano i medici specialisti per la loro pelle e o per i propri capelli» spiegano gli analisti. «In particolare (i consumatori) chiedono risultati visibili e vogliono essere certi dell’affidabilità dei claims associati ai prodotti. Circa la metà dei consumatori coinvolti nello studio ha dichiarato di aver chiesto aiuto agli specialisti prima di acquistare creme per il viso o prodotti per capelli negli ultimi due anni.»
Fra gli esperti consultati nel mondo ci sono i dermatologi (per oltre il 25% delle donne e il 23% degli uomini), il medico di famiglia (lo contattano circa il 20% degli uomini e delle donne). Oltre il 15% delle donne si rivolge all’estetista (come l’8% degli uomini) mentre oltre il 15% degli uomini e delle donne chiede aiuto ai farmacisti. Meno del 5% si rivolge infine alle medicina alternativa. Per capire di cosa si ha bisogno quindi c’è bisogno di un mediatore esperto che sia anche garante della maggiore scienza contenuta nei prodotti più indicati per sé.
«Le prove dell’efficacia, insieme alle formule sperimentate, stanno diventando caratteristiche cruciali dei prodotti di bellezza e di personal care richiesti dalle donne quanto dagli uomini e i dermocosmetici raccomandati dagli esperti hanno un futuro promettente» concludono gli autori del report.
La raccomandazione che ci facciamo è che le industrie della cosmetica arricchiscano i loro prodotti di tali informazioni e che dietro al banco della dermocosmesi ci siano persone sempre preparate, curiose e disponibili a capire questo nuovo bisogno di ‘feel-good’.