I farmacisti chiedono più informazione/formazione sui prodotti cosmetici

I farmacisti chiedono più informazione/formazione  sui prodotti cosmetici

I risultati della survey organizzata da Cosmofarma, Cosmetica Italia e Ims Health, a proposito della percezione del farmacista sull’evoluzione della farmacia, sono stati presentati e commentati durante l’assemblea annuale del Gruppo Cosmetici in Farmacia (Cosmetica Italia). Gli obiettivi dell’indagine, in cui sono stati intervistati 439 colleghi, equamente divisi tra titolari e non, erano quelli di profilare il farmacista intervistato (area geografica, età, ruolo, appartenenza a gruppi di grossisti/ d’acquisto/ cooperative …), individuare le aree di miglioramento nell’ambito del consiglio professionale, identificando gli strumenti con cui operare e i bisogni formativi rispetto alle diverse aree merceologiche. Un ulteriore obiettivo è stato quello di verificare quali fossero le aree di specializzazione chiave per crescere con successo in futuro, e quali fossero i desiderata del farmacista dai diversi stakeholder. In quanto al profilo degli intervistati, è emerso che la metà dei farmacisti non appartengono a gruppi di acquisto, cooperative o catene e non intendono associarsi in futuro. A proposito degli strumenti volti a migliorare la capacità di consiglio in farmacia, la richiesta è di maggiori informazioni riguardanti i prodotti, piuttosto che di un addestramento generico sulle tecniche di vendita. È stato anche evidenziato il desiderio della maggioranza degli intervistati di avere nuove marche nell’area dedicata alla dermocosmesi, che per tutti rimane l’area merceologica extrafarmaco di maggiore interesse. E qui, la richiesta più pressante da parte dei farmacisti alle aziende produttrici è quella di maggiore formazione, che si conferma il bisogno primario per i colleghi intervistati, che hanno pure espresso il desiderio di avere più animazioni in farmacia. Anche quello di potenziare i contatti con i medici specialisti da parte delle aziende di cosmesi è un desiderio comune a molti. La novità, rispetto all’analoga ricerca del 2015, è che sono cresciuti l’interesse dei farmacisti e la voglia di maggiori conoscenze nei confronti di integratori, fitoterapia e omeopatia. Questo in funzione dello sviluppo di altre aree merceologiche, oltre alla dermocosmetica.

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