I consumatori italiani sono cambiati: lo dice una recente indagine del Censis «Lo sviluppo italiano e il ruolo sociale della Distribuzione moderna organizzata» che indaga le abitudini degli italiani alla luce della ripresa dei consumi. Nel primo trimestre 2017, infatti, i consumi complessivi delle famiglie hanno registrato un +1,3 percento sul trimestre precedente, l’incremento più alto dal 1999. Quello che emerge dai dati è un nuovo profilo di consumatore.
I nuovi consumatori
I consumatori di oggi sono iperinformati, infatti 31,7 milioni gli italiani maggiorenni nell’ultimo anno hanno letto i giudizi sui prodotti nei social network e nei blog per decidere se e cosa acquistare. Sono infedeli al punto vendita: il 60,3 percento degli italiani che si rivolgono alla Gdo acquista dove più conviene. I nuovi consumatori sono scaltri combinatori di canali d’acquisto diversificati, cioè sono 30,5 milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno visto o verificato un prodotto nei negozi fisici e poi lo hanno acquistato sul web, mentre 19,6 milioni hanno ordinato prodotti tramite il web e poi li hanno ritirati presso il punto vendita; inoltre sono attenti non solo al prezzo, perché amanti di consumi salutisti, etici, di pregio.
La distribuzione del futuro
Tra le aspettative degli italiani per il futuro c’è invece una distribuzione moderna organizzata che può essere definita 4.0: il 43,8 percento vorrebbe avere punti vendita della grande distribuzione con nuovi prodotti e servizi a prezzi competitivi, tra cui farmaci, carburanti, polizze assicurative; il 33,3 percento vorrebbe trovare personale preparato e disponibile che aiuti a capire e scegliere velocemente; il 25,9 percento desidera orari di apertura più flessibili e prolungati; il 21,4 percento cerca offerte personalizzate recapitate in tempo reale sullo smartphone, inoltre disponibilità di servizi utili quali posta, banca, lavanderia, e il wi-fi.
Tutto ciò per fare in modo sempre più informato consumi personalizzati.