Iri, l’Istituto di ricerca specializzato in analisi del mondo dei consumi, degli acquisti, dei media, dei social e del mobile nel settore del Largo Consumo, attesta che il valore del Carrello della Spesa a marzo 2018 è ancora superiore all’inflazione reale del Largo Consumo. Tuttavia questa tendenza è destinata ad arrestarsi e pertanto sono attese nel prossimo futuro nuove proposte in termini di assortimento, promozioni e prezzi.
Scenario
II 2018 è iniziato con un rallentamento delle vendite di Prodotti Confezionati di Largo Consumo. Questo scenario va valutato anche alla luce del ritorno alla crescita dei prezzi che, dopo quasi due anni di costante deflazione, fin da ottobre 2017 si sta rafforzando con continuità.
Peraltro il fenomeno inflattivo non sembra aver ancora esercitato tutto il suo effetto frenante sui consumi, tant’è che gli italiani anche nel 2018 stanno confermando la propria tendenza al “trading up”, premiando le fasce di assortimento di posizionamento più elevato. Come si osserva dal grafico sotto, questa tendenza perdura da quattro anni, a prescindere dalle fasi di crisi e ripresa del Paese.
Bisogna tuttavia considerare che l’inflazione non riguarda tutte le categorie merceologiche. Gli analisti di Iri osservano che, mentre per Fresco e Bevande l’andamento è positivo, per il Cura Persona è negativo e a marzo è pari a -0,7.
Da non dimenticare inoltre che la ricerca della convenienza impatta costantemente sul processo decisionale del consumatore e la tendenza al trading up potrebbe interrompersi bruscamente nei prossimi mesi.
Per approfondimenti, si può consultare il documento sul sito Iri.