Chiuderà entro il prossimo dicembre Centrale Italiana, il gruppo di acquisto della grande distribuzione sul quale nei mesi scorsi l’Antitrust aveva aperto un’istruttoria per sospetto accordo di cartello. Così hanno scritto al Garante le cinque insegne (Despar, Gartico, Coop Italia, Discoverde e Sigma) che da una decina di anni affidano alla centrale una buona parte della propria negoziazione. Oltre alla chiusura, i cinque gruppi (quattro dei quali soci della struttura) promettono anche di sciogliere entro la fine di dicembre tutti i contratti sottoscritti con la società, che da qui alla fine dell’anno si limiterà a portare a compimento gli accordi conclusi con i fornitori per il 2014 senza aprirne di nuovi per il 2015.
Gli impegni sottoscritti dovrebbero evitare sanzioni da parte dell’Antitrust dopo l’istruttoria avviata a dicembre. L’Autorità garante, in particolare, sospettava che l’alleanza alla base del gruppo di acquisto riducesse «la capacità competitiva di produttori efficienti ma contrattualmente più deboli, con effetti negativi nel medio periodo sulla varietà e/o la qualità dei prodotti, sugli sforzi di innovazione e sugli investimenti». L’istruttoria, inoltre, si proponeva di verificare «l’impatto nei mercati a valle di un eventuale coordinamento delle politiche di vendita o, quanto meno, di una forte riduzione degli incentivi a competere», con il risultato «che i prezzi di acquisto più bassi ottenuti dall’accordo in comune» non fossero «trasferiti ai consumatori».
Sugli impegni dei cinque gruppi il Garante ha aperto una consultazione pubblica in attesa della decisione finale.
Gdo, verso la chiusura il “super” gruppo di acquisto
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