Il convegno di Federsalus si è aperto con lo scenario del mercato degli integratori alimentari e con il tema della percezione del ruolo del farmacista da parte del consumatore.
Il 92 per cento delle vendite di integratori alimentari è attualmente realizzato in farmacia e ciò rende indispensabile un presidio del canale sempre più puntuale da parte delle aziende e una relazione sempre più stretta con i farmacisti in un contesto in costante evoluzione.
L’integratore alimentare – in parallelo alla diffusione delle conoscenze scientifiche sul suo ruolo in ambito healthcare – si è progressivamente affermato con un ruolo funzionale per affrontare e gestire specifiche esigenze di trattamento e prevenzione di malattie.
New Line Ricerche di Mercato registra che con un valore nell’ultimo anno di quasi 2,6 miliardi di euro, di cui il 92 per cento sviluppato in farmacia, gli integratori alimentari rappresentano il secondo comparto a valore del canale dopo il farmaco da prescrizione e registrano da anni tassi di crescita nettamente superiori alle altre categorie (6,4 per cento negli ultimi 12 mesi).
La ricerca ad hoc di Gfk Eurisko «Gli integratori e il ruolo della farmacia» rileva che il consumatore vede nel farmacista un interlocutore competente, da cui si aspetta consiglio e consulenza. È per questo che il farmacista deve possedere o acquisire specifiche competenze sugli integratori alimentari.
L’evoluzione tecnologica e scientifica del settore industriale ha infatti determinato la crescita di numerosi nuovi prodotti molto specifici in risposta all’evoluzione dei bisogni di salute di consumatori e pazienti.
«Le informazioni sui prodotti sono oggi a disposizione di tutti, soprattutto attraverso il web, ma non sempre sono corrette e derivanti da fonti attendibili – afferma Valentina Petitto, farmacista e Dottore di ricerca in Scienze Botaniche -. Il rischio di una automedicazione scorretta è molto elevato, e fondamentale è il ruolo di ‘mediatore’ del farmacista. È un professionista della salute che deve costantemente aggiornarsi per relazionarsi con una clientela che presenta una evoluta domanda di salute, una continua ricerca di benessere ed equilibrio fisico e mentale. Inoltre, è fondamentale per il farmacista colmare eventuali gap di conoscenza rispetto ai componenti dei prodotti, al loro corretto utilizzo, ai possibili effetti collaterali e alle eventuali interazioni con i farmaci».
«La nutraceutica rappresenta oggi un importante presidio della salute del consumatore e del paziente, riconosciuto dalla comunità scientifica e realizzato da una filiera industriale e distributiva che in Italia rappresenta una eccellenza europea e mondiale. – afferma Marco Fiorani, presidente FederSalus – Nel nostro Paese si è definito un modello unico in Europa che vede fortemente coinvolti sia medici che farmacisti nell’intermediazione con il consumatore finale. Questo modello rappresenta un valore e una tutela del consumatore – paziente che va rafforzato e costantemente alimentato.»