Federfarma Servizi e Sifo insieme per una migliore distribuzione dei farmaci

Federfarma Servizi e Sifo insieme per una migliore distribuzione dei farmaci

Federfarma Servizi conferma il suo obiettivo di approfondire il tema dei costi economico-sociali del doppio canale di distribuzione farmaceutica (convenzionata e diretta/dpc) insieme agli altri attori della filiera e con la Società dei farmacisti ospedalieri (Sifo). L’idea di procedere in questa direzione era nata già prima dell’estate all’interno dell’Associazione nazionale di rappresentanza delle aziende di distribuzione di proprietà di titolari di farmacie ed era stata condivisa con Federfarma nel comune obiettivo di comprendere dettagliatamente quanto impatti la distribuzione diretta nelle aziende private e pubbliche di distribuzione farmaceutica. «La collaborazione con Sifo rappresenta senza dubbio un elemento indispensabile per garantire la correttezza dei dati rilevati – sostiene Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi – e dimostra l’interesse condiviso a ottimizzare le risorse pubbliche verso il miglior servizio pubblico realizzabile». A tal proposito, Federfarma Servizi ha presentato, nel corso della propria convention annuale di novembre, uno studio dal quale è emersa l’esigenza per i pazienti di poter ritirare agevolmente i propri farmaci, evitando quanto più possibile i limiti delle strutture sanitarie locali in termini di accessibilità e assistenza al pubblico. «Da molto tempo ormai – aggiunge Mirone a PharmaRetail – ribadiamo che siamo convinti che un’analisi corretta dei dati circa la distribuzione diretta comporterebbe anche una valutazione dell’efficienza che viene spesso sostenuta dalla parte pubblica. In questo senso stiamo cercando da molto tempo di portare avanti un discorso comune con le altre sigle della filiera, così che ognuno per la sua parte possa dimostrare quante inefficienze ci siano in quel sistema e compararle con quelle della distribuzione territoriale». Secondo Mirone, insomma, lo studio congiunto rappresenta una grande occasione per la filiera farmaceutica di mostrare la sua capacità di collaborare in un progetto che ha come punto di partenza le singole aree di competenza in vista di un obiettivo ambizioso, ma ormai ineludibile: «Comprendere quali sono i numeri della spesa farmaceutica sui quali il Servizio sanitario nazionale possa operare per ridurre impatti socio-economici negativi prima di tutto per la collettività, che è il nostro obiettivo principale». Federfarma Servizi conferma il suo interesse ad andare a fondo nell’analisi di questo tema di interesse nazionale non semplicemente per le problematiche che comporta all’interno della filiera, quanto piuttosto sotto il profilo dell’efficienza nella tutela della salute pubblica. «L’auspicio – conclude Antonello Mirone – è che si riesca a portare avanti questo studio con Sifo in modo approfondito e con tempi brevi, perché le esigenze in termini di servizi che i cittadini hanno manifestato sono chiare e il Sistema sanitario deve riuscire a soddisfarle al meglio, appunto, facendo sistema».

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