Ammontano a 500mila euro le sanzioni inflitte dall’Antitrust a due società e a un’impresa individuale che diffondevano informazioni ingannevoli sulla liceità della vendita on line di farmaci. Il provvedimento è stato adottato al termine del procedimento avviato sulla base delle segnalazioni giunte dal Tavolo tecnico sulle farmacie illegali (composto da Aifa, Nas, ministero per lo Sviluppo economico e ministero della Salute) e da Guardia di Finanza, Federfarma e Fofi, riguardanti i siti 121doc.net, it.121doc.net e 121doc.it (dei quali è titolare la società Hexpress Ltd) www.anagen.net (titolare Giuseppe Pellegrino) e www.webpharmacy.biz, dell’omonima società.
Tutti i siti oggetto di istruttoria, già chiusi dall’Antitrust, non più accessibili o “ripuliti” dai proprietari, sembravano indurre il consumatore italiano a ritenere lecito l’acquisto di farmaci on line, contrariamente al vero. Sempre nella prospettiva di veicolare l’idea del possibile acquisto di farmaci on line, scrive il Garante in una nota, Hexpress aveva anche effettuato una campagna stampa “La tua farmacia on line” su quotidiani di tiratura nazionale al fine di promuovere la propria attività.
Secondo l’Antitrust la vendita on line di farmaci soggetti a prescrizione medica espone a gravi rischi per la salute un numero potenzialmente crescente di consumatori, indotti ad acquistare farmaci soggetti a prescrizione (principalmente quelli per le disfunzioni sessuali) senza controllo medico. Inoltre, ai farmaci inviati ai consumatori italiani era allegato un foglietto illustrativo, dove erano riportate in lingua inglese tutte le controindicazioni, posologia e effetti collaterali: ciò in contrasto con l’obbligo di vendere al pubblico farmaci con le avvertenze in italiano.
Farmacie on line, sanzioni dall’Antitrust
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