Saranno seicento le farmacie territoriali venete coinvolte, a partire dal primo dicembre prossimo, nella fase operativa del progetto sperimentale per la presa in carico di pazienti con malattie croniche. Obiettivi: monitorare e migliorare l’aderenza alle terapie, oltre a ridurre gli sprechi e i costi sanitari associati al cattivo uso dei farmaci.
Il progetto
Il progetto è promosso dalla Regione in collaborazione con le organizzazioni delle farmacie, e si rivolge ai pazienti affetti da Bpco e diabete: in Veneto sono 1,2 milioni gli individui con ipertensione, 273.111 i diabetici e 33.756 i malati di bronchite cronica ostruttiva (fonte: Motore Sanità).
Il progetto prende il via dopo un primo periodo di formazione rivolto ai farmacisti coinvolti, terminato nella primavera del 2018 e finanziata dalla Regione, che per il proseguimento dell’iniziativa ha stanziato 1,5 milioni di euro.
Ogni farmacia recluterà venti pazienti, nulla vieta tuttavia di superare questa soglia qualora la farmacia lo volesse e disponesse delle risorse necessarie. Compito dei farmacisti, che saranno retribuiti per ogni paziente arruolato, quello di seguirne da vicino la terapia per verificare aderenza e rispetto della posologia, così come l’efficacia delle cure. I farmacisti sono stati per questo autorizzati dalla Regione alla gestione diretta del Fascicolo sanitario europeo dei pazienti reclutati, cosa che permetterà loro anche di interfacciarsi con i medici di medicina generale e le Asl.
Si tratta della prima attuazione concreta del progetto di sperimentazione della farmacia dei servizi, nell’ottica di sviluppare l’assistenza sul territorio.